La sindrome di San Silvestro e il look di Capodanno

La Sindrome di San Silvestro colpisce le vittime la sera di Capodanno, davanti all'armadio, e induce ad accostamenti terribili. Ecco gli errori da evitare per un party dress a regola d'arte. 

Secondo gli esperti di Boccadamo Lab, gioielli troppo appariscenti e trucco esagerato sono due errori da evitare la sera di Capodanno.


Ci mancava solo la sindrome da San Silvestro. Si manifesta davanti all'armadio aperto, la sera di Capodanno, colpisce più le donne ma non risparmia gli uomini e induce il/la malcapitato/a a fare accostamenti terribili: calzini bianchi o gambaletti (che gli esperti approvano solo sui bambini), gioielli troppo appariscenti e trucco esagerato che trasformano le signore in "maschere cinesi" i più frequenti. La classifica degli orrori da party di fine anno, l'ha stilata un'indagine del Boccadamo Lab, l’Osservatorio dell’omonima maison di gioielli, realizzata su un panel di 70 esperti di moda: per la serie prevenire è meglio che curare.

Anche perché, secondo i guru dello stile, basta poco per ottenere un party dress perfetto. Le signore vanno sul sicuro con il look anni Sessanta e relativo shift dress, il tubino tanto amato dall’impareggiabile Jacqueline Kennedy; approvato anche il tradizionale abito rosso e suggeriti un paio di collant fantasiosi (e magari anche sexy). I signori, invece, sono graditi in salsa moderno e affascinante James Bond, con tanto di smoking, oppure con un paio di spectator ai piedi - le scarpe bicolore di vernice tanto in voga tra i vip - o un intramontabile papillon dal gusto d'altri tempi ma dal risultato sempre attuale. 

Ma la Sindrome di San Silvestro è insidiosa, confermano gli esperti che hanno evidenziato nelle proporzioni l'altro caposaldo dell'eleganza: non c'è scelta peggiore che abbinare una maglietta o una camicia dalla scollatura profonda a una minigonna. Così come andrebbero aboliti (almeno per quella sera) anche i pinocchietti: a meno che non siate alte due metri, l'effetto acqua in casa o, peggio, polpaccio mozzo, è un rischio considerevole. Stesso discorso vale per le gonne lunghe, i maglioni oversize e i vestiti a boule: misura, care signore, ci vuole il senso della misura e una silhouette aggraziata e slanciata va valorizzata, non mortificata, anche se le vostre misure non sono da copertina. Ricordate che la rimonta della bellezza curvy ormai è inesorabile.  

La regola dell'equilibrio vale anche nell'accostamento dei colori: fate attenzione anche alla deriva Arlecchino che miete molte più vittime del previsto e le trasforma nello zimbello della serata. Un pessimo auspicio per un anno tutto nuovo alle porte. 

Se volete andare sul sicuro date retta a Irene Colzi, la fashion blogger dell'arcinoto Irene’s Closet, una che dal nulla ha costruito un impero a suon di consigli azzeccati. I colori che suggerisce sono quelli tipici del periodo: il verde bosco e il verde smeraldo, il rosso in ogni sua sfumatura, il bianco neve, i colori metallici dall'oro, al bronzo fino all'argento e il nero che è sempre chic e adatto a qualsiasi situazione. Le fantasie pure: il tartan, i maglioni con le renne e quelli tricottati. Gli scintilli arrivano dai glitter e dalle paillettes, quest'anno di gran moda: "sceglile in una giacca di paillettes, pantaloni, leggings oppure in un abitino. Il must è il tubino in paillettes!".
A questo punto siete preparati: che la sindrome di San Silvestro vi risparmi e il 2015 inizi nel migliore dei modi (e dei party dress, s'intende). 


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