Attacchi di ansia: come si manifestano e cosa fare
Gli attacchi di ansia (o di panico) sono episodi improvvisi, che si scatenano senza nessuna causa manifesta ed hanno una durata in genere di meno di 30 minuti.
Sintomi
Un attacco d’ansia è caratterizzato, in generale, da sintomi somatici come tachicardia, vertigini, tremore, extrasistole, senso di mancanza d’aria, dolore o oppressione al petto, nausea, paura di morire, brividi o vampate di calore e formicolii.
Stati di ansia e panico: perché?
Nella maggior parte dei casi l’attacco d’ansia si manifesta in soggetti sottoposti a forti stress. Chi ha avuto almeno una crisi d’ansia la descrive come di una terribile esperienza. Per questo motivo, in alcuni casi, la paura di rivivere l’attacco può divenire talmente forte e dominante (anche a causa del circolo vizioso tipico delle crisi d’ansia) che comporta che i sintomi psichici rinforzino quelli fisici e viceversa. È quindi frequente che una sola crisi d’ansia degeneri in un disturbo da attacchi di panico per “paura della paura”. Si consiglia, quindi, di rivolgersi ad uno specialista per trattare questo disturbo sin dalla prima apparizione poiché tutto ciò può avere conseguenze fortemente invalidanti sulla vita sociale e lavorativa, per il quale può divenire impossibile uscire di casa da solo, prendere un autobus, viaggiare in treno o in aereo, stare tra la gente ecc..per paura che possa scatenarsi una crisi d’ansia.
Le cause più diffuse
Le cause più conosciute (e diffuse) degli attacchi di ansia sono predisposizione genetica, clima familiare, carattere, stress, preoccupazioni, pregressi traumi o aggressioni, difficoltà personali lavorative o sociali. Non dimentichiamo, inoltre, le cause organiche che possono sottendere le crisi d’ansia, come prolasso della valvola mitrale, ipertiroidismo, ipoglicemia e uso smodato di stimolanti (tra cui la caffeina).
Come gestire gli attacchi d’ansia
In primis mettersi comodi e liberarsi di quanto possa darci senso di oppressione (cintura, abiti stretti ecc.), fare respiri brevi, superficiali e regolari, concentrando la propria attenzione proprio sul respiro. Massaggiare dolcemente le parti del corpo coinvolte in sensazioni sgradevoli (formicolio alle mani o ai piedi, senso di oppressione al torace, ecc). L’attacco, raggiunto il culmine, inizierà a scemare lasciando subentrare una sensazione di rilassamento mista a sollievo e stanchezza. A questo punto si può dar sfogo alla propria energia repressa attraverso parole o azioni (scagliare un pugno o un calcio, piangere, gridare ecc)
Rimedi naturali
Per quanto riguarda i rimedi naturali per gli attacchi di ansia citiamo, in primis, terapie psicologiche, magari su base comportamentale. Esistono rimedi anche fitoterapici, che aumentano la sensazione di rilassamento e riducono i livelli di stress: tisane a base di biancospino, valeriana, melissa e soprattutto passiflora possono infatti risultare molto utili per ritagliasi un momento di tranquillità e benessere. L’oligoterapia, invece, si basa sulla somministrazione di minerali come manganese, cobalto e magnesio che vengono assunti dal soggetto disciolti in acqua. Abbiamo inoltre la gemmoterapia, in cui si somministrano gemme di fico e/o tiglio, o l'aromaterapia, tecnica basata sull’inalazione o l’assorbimento cutaneo di oli essenziali volatili neurosedativi come la lavanda la melissa la camomilla e l’arancia amara.
Rimedi farmacologici
Per quanto riguarda i rimedi farmacologici per gli attacchi d’ansia, questi devono imperativamente essere prescritti da un medico che dovrà tenere in osservazione il paziente per la durata del trattamento. Lo specialista può prescrivere ansiolitici, benzodiazepine, antidepressivi, antistaminici o betabloccanti.
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