Passiflora: proprietà terapeutiche
La passiflora (estratta dai rispettivi fiori) è una sostanza contenuta nei farmaci omeopatici, utile in caso di nervosismo e disturbi del sonno. Scopriamo indicazioni, posologia ed effetti secondari
Utilizzi
La passiflora viene utilizzata come trattamento omeopatico nell’adulto. Il suo utilizzo è indicato per trattare stati di ansi, nervosismo e nella lotta contro i disturbi del sonno. La somministrazione della passiflora avviene sotto forma di grani o di tintura madre (soluzione bevibile) da assumere una o due volte al giorno.
Proprietà
La passiflora possiede la proprietà di calmare in maniera naturale soggetti affetti da nervosismo e disturbi del sonno leggeri. Questo farmaco naturale permette di evitare l’utilizzo di ansiolitici o di ipnotici in situazioni passeggere e di debole intensità. Tale sostanza non comporta sonnolenza né effetti indesiderati gravi e non ha conseguenze negative sulla memoria e sulla concentrazione.
Medicinali contenenti passiflora
I medicinali contenenti passiflora sono delle forme omeopatiche in granuli o in soluzione bevibile. È preferibile che tale farmaco venga prescritto da un medico omeopatico che possa dare precise indicazioni sulla giusta dose da ingerire. La forma in soluzione bevibile è controindicata in caso di intossicazione alcolica cronica, a causa della percentuale di etanolo contenuta nella composizione del farmaco. Per lo stesso motivo si eviterà la somministrazione nei bambini.
Precauzioni d’uso
La somministrazione della passiflora non dev’essere effettuata per una lunga durata e le dosi raccomandate devono essere strettamente rispettate. Se i disturbi nervosi e l’insonnia dovessero persistere, si consiglia di consultare un medico per prendere in considerazione un altro tipo di trattamento. Tale sostanza è riservata a persone che soffrono di disturbi passeggeri e non dispensa assolutamente in alcun caso da un trattamento psicologico se necessario.
La passiflora va evitata in gravidanza ed allattamento.