Bossari bestemmia (ma non è il solo): tutti gli "scivoloni" del GF
Bossari bestemmia al Grande Fratello Vip e rischia l'eliminazione ma il web lo protegge: "Dio bo si può dire". Gli scivoloni al GF, comunque, sono all'ordine del giorno.
Bossari bestemmia al Grande Fratello Vip e la conseguenza è il rischio eliminazione (che nella prossima puntata, se fosse confermato il cellulare nella casa, potrebbe essere doppia). Ma il web non ci sta e si divide tra quanti puntano l'indice (ricordando "illustri" antesignani come Massimo Ceccherini che fu espulso dall'Isola dei Famosi per lo stesso motivo) e quanti, invece, sostengono serenamente che "Dio bo si può dire". Senza entrare nel merito dei giudizi linguistici, comunque, resta la certezza che gli "scivoloni" davanti alle telecamere - in qualsiasi fascia oraria - non sono certo una novità.
Nel capitolo "bestemmie in diretta", per esempio, oltre alla new entry (ancora tutta da confermare) Daniele Bossari ci sono appunto Massimo Ceccherini ma anche - seppur non direttamente - Amadeus, reo di aver trasmesso in sovrimpressione durante L'Anno che verrà un sms contenente, appunto, un'invocazione divina ben poco lusinghiera. Ma è proprio rimanendo oltre la porta rossa del reality di Canale 5 che c'è il picco massimo di epiteti contro il divino che sono stati lanciati, edizione dopo edizione, da Massimo Scattarella (poi reintegrato) e da Guido Genovesi, Caterina Siviero e Matteo Casnici (tutti e tre costretti ad abbandonare la casa).
Certo i capitoli delle affermazioni infelici sono ben più numerosi di così. In quota misoginia on air, per esempio, ecco il duo delle meraviglie Stefano Bettarini e Clemente Russo con l'atleta squalificato per le sue esortazioni alla violenza di genere poi definite - sia da lui che, purtroppo, da molti altri - semplici "chiacchiere da spogliatoio"). Ma anche il mondo LGBT non è estraneo agli attacchi gratuiti dei concorrenti del Grande Fratello. Se sempre Clemente Russo nella prima edizione Vip definiva il concorrente Bosco Cobos "friariello" (aka "ricchiuncello", come spiegava lo stesso pugile al colmo dell'ilarità ai suoi compagni d'avventura) a parlar male della popolazione arcobaleno in questa seconda edizione ci pensa invece Giulia De Lellis che dopo aver detto la sua sulle adozioni omosessuali ("Secondo me la maggior parte dei figli dei gay diventa gay", sic) ha pensato bene di rincarare la dose spiegando che "Se in discoteca c’è uno che conosco di vista e mi chiede un tiro di sigaretta, e non so se è gay o un drogato, io pur di non fumarla più gliela lascio, dico ‘non mi va più'. Lo stesso con un cocktail".
Ma si sa, anche tra insulti all'Onnipotente, esternazioni discutibili e malcelata ignoranza the show must go on. Almeno fino al prossimo scivolone che, poco ma sicuro, non tarderà ad arrivare.