Ivanka Trump: linea moda sotto falso nome?
I prodotti del brand di Ivanka Trump sono stati avvistati sugli scaffali di Stein Mart etichettati come "Adrienne Vittadini Studio". Secondo l'azienda è un "errore".
Si chiama Adrienne Vittadini, ha 72 anni, è una fashion designer di Budapest ed è la copia (invecchiata) di Ivanka Trump. O meglio, i vestiti firmati Adrienne Vittadini Studio sono una copia di quelli di Ivanka. Forse perché sono di Ivanka. Se siete confusi è normale perché il mistero che ha avvolto la linea di vestiti della First Daughter è fitto.
Un paio di passi indietro: dopo una campagna elettorale costellata di scivoloni sessisti, il 20 gennaio 2017 papà The Donald Trump parla alla nazione da Presidente degli Stati Uniti al motto di “America first”, e invito “Compra merci americane, assumi personale americano”. La figlia Ivanka, al suo fianco, annuisce ma venti giorni dopo fa i conti con la prima delle conseguenze (forse) inaspettate: la Nordstrom, una delle più grandi catene di centri commerciali, ringrazia Ivanka e annuncia che “le vendite del brand sono calate fortemente al punto che non è un buon affare per noi continuare con la linea, per ora”.
Apriti cielo: cinguettando dall’account ufficiale della Casa Bianca, Donald Trump la difende pubblicamente scatenando un putiferio e impennando le vendite del marchio che è per lo più made in Cina, Vietnam e Thailandia, alla faccia dell’America first. Sia come sia, il giorno dopo il tweet, l’astuta consigliera alla Casa Bianca Kellyanne Conway trasforma un’intervista a Fox and Friends in uno spot: “Gente andate a comprare le cose di Ivanka”.
Risultato: solo a febbraio i “prodotti Ivanka” segnano +219% su Lyst e +332% su Amazon, nei successivi due mesi. Insomma, mentre la Nordstrom si mangia le mani e Scarlett Johansson gira un finto spot che fa il verso a una Ivanka “complicit”, connivente, i vestiti, le borse, le scarpe e gli accessori firmati dalla First Daughter - con tanto di hashtag #WomenWhoWork e scritta Women Who Work: Rewriting the Rules for Success - vanno a ruba. D’altra parte il suo fascino ha già stregato centinaia di donne che non solo vogliono vestirsi come lei ma addirittura chiedono ai chirurghi estetici di trasformarle in lei.
E arriviamo ad oggi, quando Business Of Fashion, la società che detiene i diritti per la produzione e la distribuzione del marchio di Ivanka Trump, ha sostituito l’etichetta Adrienne Vittadini Studio - linea fondata dalla fashion designer ungherese e poi ceduta negli anni Novanta - ai prodotti firmati dalla First Daughter. Avvistati negli scaffali di Stein Mart (290 discount in 31 paesi degli Stati Uniti), hanno creato un caso nazionale per la serie "ecco come Ivanka vende i suoi prodotti sotto falso nome" tanto che la società è corsa ai ripari definendolo “un errore” e si è presa la piena responsabilità di quanto accaduto “senza la conoscenza o il consenso del brand Ivanka Trump”. Che, a quanto pare, continua ad essere “molto forte e in netta crescita” mentre all'Adrienne Vittadini Studio per ora tutto tace. Insomma, “Complicit” o meno, Ivanka è pur sempre la figlia di un uomo che dal nulla ha costruito un impero e oggi governa un Paese. Qualche trucco l’avrà pur imparato.
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