William chatta con Lady Gaga: "nessuna vergogna per la salute mentale”
Lady Gaga chiama il principe William nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale Heads Together: "La salute mentale è come quella fisica: non ci si dovrebbe vergognare a chiedere aiuto".
C’era una volta l’etichetta della corona britannica. Poi arrivò Lady Diana e nulla fu più come prima: vent’anni dopo l'incidente e la sua tragica morte, i figli non hanno (più) paura di manifestare i propri sentimenti. Anzi, ben consapevoli di quanto reprimerli sia controproducente, si mettono in gioco. Il principe Harry lo fa raccontando al Telegraph la sua depressione, spiegando come “dopo la sua morte ho messo sotto chiave le emozioni per quasi vent’anni” ma chiarendo che prima di “perdere il controllo” è “entrato in terapia”. Il fratello William chiacchierando su Skype con Lady Gaga che si complimenta per l’impegno nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sulla salute mentale Heads Together che, all’hashtag #oktosay, invita chi soffre a condividere anziché isolarsi.
“È ora che se ne parli senza tabù - ha detto un inedito duca di Cambridge seduto alla scrivania a un’altrettanto inedita Lady Gaga nella cucina di casa -. La salute mentale è come la salute fisica, ciascuno ne ha una e parlarne non dovrebbe essere fonte di vergogna per nessuno. Parlare può davvero fare la differenza.” Il duca è saggio, empatico e curioso e alla pop star che ha affrontato la sua depressione domanda come si sia sentita in passato. Lady Gaga parla senza vergogna: “Mi succedeva di svegliarmi la mattina triste, stanca, senza voglia di salire sul palco”. E aggiunge: “con tutte le belle cose che avevo, dovevo essere felice e invece mi sentivo a terra. Avevo bisogno di aiuto. Poi ho accettato che questa era una parte di me, purtroppo c'è molta vergogna a parlare di malattia mentale".
Il duca annuisce, conforta e alla fine annuncia che “ci può essere un tempo e un luogo per il ‘labbro superiore rigido’, ma non a scapito della propria salute”, che tutti, a cominciare dai suoi figli, George e Charlotte, devono poter parlare delle proprie emozioni. Insomma, dopo l’impegno contro il bullismo di Kate, l’outing di Harry che “ora prendo la vita privata seriamente e metto lacrime, sudore e sangue nelle cose che davvero possono fare la differenza” e l’impegno di William, la nuova generazione di Buckingham Palace ha raccolto l’insegnamento di Diana.
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