Un selfie contro la meningite
Il 24 aprile è la giornata mondiale contro la meningite. Per sconfiggere questa malattia - che ha dei sintomi precisi, ma nella sua forma batterica può ancor oggi avere un decorso fulminante - il Comitato Nazionale lancia l'iniziativa social #liberidallameningite.
Il 24 aprile, in tutto il mondo, è il World Meningitis Day. Ed è anche la data in cui il Comitato Nazionale Contro la Meningite (fondato da genitori di bambini che sono stati colpiti da meningite) lancerà la nuova campagna #liberidallameningite su Facebook e su Twitter (@freemeningite).
Alla base della giornata, c'è il tentativo di informare la popolazione su questa malattia batterica invasiva, su come riconoscerne i sintomi e sull'importanza delle vaccinazioni. A partire dai social media. Per fare parte dell'iniziativa, basta scattarsi un selfie, inserire l'hashtag #liberidallameningite e pubblicare la foto sulle pagine Facebook e Twitter del Comitato.
Fondamentale poi, per rendere virale l'iniziativa, condividere sulla propria bacheca l'immagine e nominare due amici che a loro volta si faranno ambasciatori. Per ogni selfie pubblicato, il Comitato donerà 50 centesimi per un progetto a sostegno dei sopravvissuti alla meningite. L'iniziativa è parte della campagna Contro la meningite P.U.O.I fare la differenza che metterà a disposizione, sempre il 24 aprile, dalle 9 alle 20, un numero verde gratuito (800 090 155), al quale pediatri e igienisti saranno disponibili per fornire informazioni sulla malattia e sulle vaccinazioni.
La meningite continua ad essere pericolosa perché parte con febbre alta e mal di testa: è facile, dunque, confonderla con l'influenza finché non si manifestano gli altri sintomi (come rigidità della nuca, nausea o vomito, convulsioni) ma con il rischio che, da quel momento, il decorso sia veloce e fatale. Il Ministero della Salute ricorda che si tratta di una malattia infettiva che provoca un'infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi) e che può essere virale, batterica o fungina: la prima è la forma più comune, di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell'arco di pochi giorni. La meningite causata da batteri (come il meningococco e lo pneumococco) è meno frequente, ma più seria. Più rara infine la meningite di origine fungina, che colpisce soprattutto persone immunodeficienti (ad esempio malate di Aids) ma può comunque essere anch'essa mortale.
La prevenzione in Italia avviene tramite il piano nazionale di vaccinazione, anche se, come rileva il Comitato, c'è purtroppo disomogeneità di offerta vaccinale sul territorio.
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