Film sulla Shoah: pellicole per non dimenticare
Per ricordare la Shoah e le vittime non solo in occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, ecco le pellicole più toccanti degli ultimi anni.
Il figlio di Saul
La pellicola premio Oscar 2016 come Miglior film straniero dell'esordiente regista ungherese László Nemes, Il Figlio di Saul porta sul grande schermo la disperazione di un uomo deportato ad Auschwitz, reclutato come Sonderkommando (coloro che dovevano rimuovere i cadaveri dalle camere a gas) è costretto ad assistere allo sterminio degli ebrei. Quando tra i morti riconosce suo figlio inizia la sua battaglia per dargli una degna sepoltura, alla ricerca di un rabbino che gli dia pace, se non in vita, per l'eternità.
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Woman in Gold
Diretto da Simon Curtis, Woman in Gold racconta la Shoah attraverso La Dama in oro, il celebre dipinto di Klimt che fu sottratto dai nazisti a una famiglia di ebrei. Settant'anni dopo l’Olocausto, la sopravvissuta ed emigrata negli Usa Maria Altmann (Helen Mirrer) che ai tempi era una bambina, assolda un giovane avvocato dalle origini ebraiche (Ryan Reynolds) per ritornare in possesso del dipinto.
Il bambino con il pigiama a righe
L’amicizia che nasce tra Bruno, un bambino di otto anni figlio di un ufficiale nazista, e Shmuel, il bambino ebreo che incontra oltre il filo spinato, nel campo di concentramento a pochi metri da casa è tanto commuovente quanto tragica. Il bambino con il pigiama a righe è uno dei film più poetici da far vedere (non solo) nel Giorno della Memoria ai bambini per spiegare che cos'è stato l'Olocausto.
Suite Francese
L'amore tra la francese Lucille Angellier (Michelle Williams), una giovane donna in attesa di notizie del marito al fronte e il tenente tedesco Bruno von Falk (Matthias Schoenaerts) è tanto impossibile quanto inevitabile. Ambientato in un piccolo paese della campagna francese, Suite Francese (tratto dall'omonimo romanzo di Irène Némirovsky) racconta la follia quotidiana della Shoah, andata in scena fuori dai campi di concentramento.
In Darkness
Ambientato in Polonia, nel 1943 in una Leopoli occupata dai nazisti, In Darkness porta sul grande schermo la vera storia di Leopold Socha, un operaio fognario che per 14 mesi nascose nelle fogne e rifornì di cibo e acqua diverse famiglie ebree, salvandole così dalla Shoah. Quello che inizia come l’ennesimo espediente per guadagnare qualche soldo in più, diventa una missione per cui Leopold arriverà a mettere in gioco la sua stessa vita.
The Eichmann Show - Il processo del secolo
La Shoah come non l'avete mai vista, attraverso filmati originali e spezzoni del processo a Adolf Eichmann, il nazista responsabile del trasporto ferroviario dei deportati ebrei ai campi di concentramento. Trasmesso nel 1961 in 37 paesi nel mondo grazie al lavoro del produttore Milton Fruchtman (Martin Freeman) e del regista di documentari Leo Hurwitz (Anthony LaPaglia), il film racconta il lavoro dei due che, ogni giorno, per confezionare e restituire alla società una pagina di orrori, furono tra i primi a confrontarsi con “La banalità del male” - come scriverà la filosofa e inviata del New Yorker Hannah Arendt - di un uomo che si sottopose alla giustizia con la “coscienza a posto”, senza sensi di colpa.
La chiave di Sara
Il rastrellamento del Velodromo d'Inverno di Parigi è uno degli episodi della Shoah meno noti che La chiave di Sara, il film diretto da Gilles Paquet-Brenner, porta sul grande schermo per raccontare il coraggio dei bambini e la caparbia di alcuni adulti, decisi a scoprire la verità. Saltellando dal passato al presente racconta la storia di Sarah Starzynski, una bambina ebrea di 10 anni che quando la polizia bussa alla porta di casa nasconde il fratellino in una stanza. Sessant'anni dopo, grazie al lavoro di una giornalista americana, scopriamo qual e stato il loro destino.
Il segreto del suo volto
Il segreto del suo volto è il film che racconta la Shoah dal punto di vista dei sopravvissuti che fanno sconti con i fantasmi del passato. Sopravvissuta allo sterminio, Nelly Lenz (Nina Hoss) ritorna a Berlino e cerca suo marito Johnny che, fino all’ultimo, ha cercato di proteggerla. Quando lo ritrova, però, complice un intervento di ricostruzione facciale che la donna ha dovuto subire, lui non la riconosce ma, deciso rivendicarne l’eredità e vista la somiglianza, le propone di spacciarsi lo stesso per lei. La donna, sperando di scoprire di più sui sentimenti del marito, accetta e si trasforma nella controfigura di se stessa.
Corri ragazzo corri
Ispirato all’omonimo romanzo di Uri Orlev (che racconta una storia vera), Corri ragazzo corri è la fuga di un bambino che, dopo essere scappato dal ghetto di Varsavia, si rifugia nei boschi, trova altri ragazzi e insieme a loro riesce a sopravvivere mangiando quello che trovano e quello che riescono a rubare, mentre continuano a scappare dal Male che li insegue.
Il labirinto del silenzio
Ambientato nel 1958 a Francoforte, nella neonata Repubblica Federale Tedesca, Il labirinto del silenzio è il film diretto da Giulio Ricciarelli che racconta la caparbia di un giovane procuratore (Alexander Fehling) deciso a scovare ex soldati delle SS. Scavando, però, scopre un passato orribile che riguarda la sua famiglia e che gli causa una forte crisi di coscienza. La sete di verità e giustizia, però, gli permettono di andare fino in fondo.