Carnevale di Rio: 5 cose da sapere prima di andare
Quando nasce? Perché la samba? Dove va in scena? Quali sono gli appuntamenti imperdibili? Ecco una piccola guida per conoscere il Carnevale di Rio de Janeiro.
Origini del Carnevale a Rio de Janeiro
Siamo negli anni Trenta del 1800 quando gli immigrati europei esportano a Rio de Janeiro l’abitudine (soprattutto parigina) di festeggiare il Carnevale con feste in maschera, sfilate di carri e balli. Nel Brasile (assai) cattolico e dove fin dal 1641 c’è l’abitudine a far baldoria (ma a colpi di spruzzi d’acqua e fango) la moda attecchisce in fretta e a partire dal 1841, grazie all’iniziativa della moglie dell’ambasciatore italiano, la festa si trasforma in un’elegante kermesse al ritmo di polka e valzer.
Dalla borghesia al popolo: significato del Carnevale
Un anno dopo l’altro la festa che debutta per volere dell’élite portoghese diventa di dominio pubblico, le bande militari diventano la colonna sonora e l’appuntamento si trasferisce nelle strade, dove i residenti organizzano vere e proprie cordões (corde, in portoghese), sfilate in maschera che contribuirono a definire i moderni blocos, i quartieri della città. Il Carnevale diventa così l’occasione per dare l’addio ai gozzovigli in grande stile e senza freni, per meglio rispettare il digiuno della Quaresima Pasquale che chiude le danze.
Il ritmo della Samba
Negli anni Venti del 1900 per le strade debutta la samba, retaggio della mesemba, il ritmo musicale religioso dell’Angola: presto, la melodia che dava voce gioie e dolori agli ex schiavi africani, diventa la spina dorsale della festa, al punto che oggi il clou del Carnevale si concentra nel Sambodromo, la struttura architettonica dove le scuole carioca sfilano per contendersi il titolo. Scuole nate nei quartieri (la prima fu quella di Mangueira, a cui fecero concorrenza poi Mocidade, Unidos da Tijuca, Beija-Flor e Salgueiro) con il preciso intento di creare musiche, passi di danza e coreografie ad hoc per il Carnevale.
Le sfilate di Rio de Janeiro
Funziona così: ciascuna scuola sceglie un tema d’attualità (di solito riguarda la città, i politici, i vip, questioni sociali o problematiche varie) e poi sviluppa una sfilata a 360 gradi. Una volta composta la musica, i coreografi e i ballerini pensano una danza e come portarla in scena a bordo dei carri allegorici - vere e proprie meraviglie artistiche e tecnologiche -, e gli stilisti e i sarti creano i costumi e le maschere. Che sia chiaro, però: il Carnevale di Rio è una meraviglia anche nelle strade, tra i blocos (più di 100) dove, ogni anno, i residenti sfoggiano usi, costumi e tradizioni a sé e costruiscono carri e coreografie non meno degne di quelle che vanno in scena al Sambodromo.
Le feste imperdibili del Carnevale carioca
L’appuntamento a Rio è la settimana prima del mercoledì delle Ceneri (quest’anno sarà dal 24 febbraio al 1° marzo) e le location sono quasi trecento. Alcune, però, sono imperdibili. Portafoglio permettendo, oltre alle sfilate al Sambodromo, vale la pena partecipare al Ballo Magico al Copacabana Palace Hotel - dove vip mascherati, da tutto il mondo, si contendono il titolo - e al Ballo Gay di Scala che trasforma la centrale discoteca Rio Scala in un bizzarro e fantasmagorico ventaglio di umanità. Infine, non bisogna perdersi la sfilata della Banda de Ipanema, un’appuntamento imperdibile (e gratuito) nel centro di Rio.