Sasha Obama: dov'è la figlia del Presidente?
L'assenza di Sasha Obama al discorso di addio del presidente uscente Barack, scatena l'ironia sui social: "Sta studiando", chiarisce la Casa Bianca. Intanto, dal palco, il papà commuove l'America.
“È alla Casa Bianca, da sola, a creare trappole per Trump”, anzi no, “sta cercando le sue dichiarazioni dei redditi”. Macché: “gli sta bloccando l’accesso alla White House”. Figurarsi: “sta guardando la prima puntata di The Young Pope”. Nemmeno: “è a festeggiare in discoteca”. Ma no: “sta preparando la sua corsa per il 2024”. Insomma, forse “aveva semplicemente da fare altro” di più importante che non ascoltare l’addio di suo padre alla presidenza degli Stati Uniti d’America. A dire la verità Sasha Obama era a Casa (quella Bianca) a fare quello che fanno i 15enni la notte prima degli esami: studiare.
A sciogliere il mistero che ha scatenato un concerto di cinguettii ironici all’hashtag #whereissasha, è una comunicazione ufficiale della Presidenza. Poco importa: l’assenza della figlia più giovane all’ultimo discorso di Barack è già rimbalzata ovunque. Risultato: più che per le lacrime commosse del primo Presidente afroamericano, la serata di Chicago verrà ricordata per il caso scatenato da un’adolescente giudiziosa (e una mamma severa). D’altra parte Michelle l’ha ripetuto di recente: “Cerchiamo di rendere la vita delle nostre figlie il più normale possibile” e “proviamo a tenerle lontane dalle luci della ribalta”. Con ottimi risultati, vien da dire, visto che nemmeno un’occasione come quella del 10 gennaio valeva un’assenza da scuola. Altro che le ore piccole a cui era stato costretto il giovane Barron Trump quando, semi-sonnambulo, aveva accompagnato il papà neoeletto al bagno di folla.
Sia come sia, al motto di “Yes we can, yes we did, yes we can” (possiamo farlo, l’abbiamo fatto, lo rifacciamo) Barack ha salutato gli americani ricordando l'operato degli ultimi otto anni - dal superamento della crisi economica all’uccisione di Bin Laden, dalla riforma sanitaria all’accordo sul nucleare con l’Iran passando per la legalizzazione delle nozze gay - e ringraziato la sua famiglia, con tanto di lacrime e fazzolettino bianco.
“Ragazza del South Side - ha detto rivolgendosi direttamente a sua moglie Michelle - negli gli ultimi 25 anni non sei stata solo mia moglie e la madre delle mie figlie ma la mia migliore amica” e giù la prima lacrima. “Ti sei assunta un ruolo che non avevi chiesto e lo hai fatto tuo, con grazia e stile - ha aggiunto Barack sempre più commosso -. Hai reso la Casa Bianca la casa di tutti. Mi hai reso orgoglioso. Hai reso orgoglioso il Paese”. Mentre la platea esplode in una standing ovation, il presidente uscente si rivolge alle figlie: “Siete diventate due incredibili giovani donne. Di tutto quello che ho fatto nella vita, la cosa di cui sono più orgoglioso è essere vostro padre”. Malia piange, Sasha chissà dov’è.
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