Spermiocoltura: come si fa
La spermiocoltura è un esame di laboratorio che permette di constatare l’eventuale presenza di batteri o altri tipi di microrganismi patogeni nel liquido seminale maschile.
Esame di spermocoltura: cos’è
Simile all’urinocoltura o al tampone uretrale, ma differente dal tampone uretrale e dallo spermiogramma la spermiocoltura è un tipo di analisi realizzata su un campione di sperma, al fine di scongiurare un’infezione al momento dell’eiaculazione. Essa, infatti, consente di determinare la presenza di un’infezione a livello della prostata, dell’uretra, dell’epididimo e delle vescicole seminali.
Quando è indicata
La spermiocoltura viene prescritta per quei pazienti che presentano dolore e bruciore al livello dell’apparato riproduttivo, eiaculazione di sperma misto a sangue, varicocele e fuoriuscita di liquido dal pene, globuli bianchi presenti nello sperma (dato risultato da un precedente spermiogramma), casi di infertilità.
Preparazione
La spermiocoltura viene effettuata previo prelievo di un campione di sperma del paziente. Questo campione deve essere raccolto seguendo alla lettera le ristrette misure igieniche, onde evitare la contaminazione del campione e dunque l’imprecisione dei risultati e l’invalidità dell’esame stesso.
Per procedere alla raccolta del campione bisogna per prima cosa lavarsi le mani e il pene (senza eventuali saponi aggressivi), evitare di urinare qualche ora prima di accingersi a raccogliere il campione; non effettuare la raccolta dopo aver fatto del sesso e utilizzare un contenitore con tappo, in modo da sigillare bene lo sperma raccolto. Esso deve essere consegnato il primo possibile al laboratorio per l’analisi. Nel caso si stia seguendo una terapia antibiotica per curare altre patologie batteriche, è bene posticipare l’esame di qualche settimana.
Modalità
Il campione di sperma raccolto verrà soggetto alla coltura in laboratorio, di microrganismi patogeni, generalmente batteri, che se presenti si manifesteranno creando una colonia microbica nel terreno di coltura. La coltura avviene solitamente su più di un tipo di terreno in modo da poter comparare i risultati ottenuti. Se non vi sono presenti coltura microbiche, il paziente in questione riceverà dei risultati negativi. In presenza di batteri nel campione di sperma analizzato, è possibile che si proceda anche ad una spermiocoltura con antibiogramma, ossia a test che consentono di osservare le eventuali reazioni del batterio trovato a diversi tipi di antibiotici, successivamente prescritti al paziente, come trattamento.
Risultati
Un esame di spermiocoltura costituisce la comprova di una diagnosi approfondita di eventuali sintomi presentanti dal paziente. Il tempo di consegna dei risultati si aggira intorno ai 2-3 giorni dalla consegna del campione. In caso di spermiocoltura positiva, il medico curante provvederà alla prescrizione di terapie antimicrobiche o antibatteriche appropriate. Molto spesso, anche se la terapia somministrata risulta corretta, essa non costituisce delle migliorie, lasciando pensare ad eventuali falsi negativi, causati da sostanze presenti nel corpo umano capaci di viziare i risultati di questo tipo di analisi. In queste situazioni sarà prerogativa del medico decidere se ripetere l’analisi o procedere seguendo altre opzioni di diagnosi.