Daniela Rodorigo: dal Fertility Day del Ministero al licenziamento
Il Ministero della Salute licenzia Daniela Rodorigo, ex direttore generale della comunicazione, la responsabile delle (contestatissime) campagne sul Fertility Day.
Se lo sono chiesti in tanti chi ci fosse dietro le campagne di comunicazione del Fertility Day. Ora che anche l’ultima ha fatto cilecca, si scopre chi è: si chiama Daniela Rodorigo e fino al 21 settembre, il giorno prima dell’evento clou, era il direttore generale della comunicazione e dei rapporti europei e internazionali del Ministero della Salute, un incarico da 236mila euro lordi all’anno. Era, perché Beatrice Lorenzin l’ha licenziata in tronco. “Ho saputo della revoca da una nota del ministero - ha precisato la diretta interessata a ilfattoquotidiano.it -. Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale”. Sia come sia, la tempesta è esplosa e la sua testa è stata la prima a saltare.
Il Ministero della Salute e le campagne
D’altra parte, in un solo mese ha collezionato due tra i più clamorosi flop comunicativo-istituzionali. Prima con quei volantini sull’orologio biologico con tanto di clessidra che sgrana il tempo e frasi del tipo “La bellezza non ha età, la fertilità sì” o “Datti una mossa! Non aspettare la cicogna” o, ancora, “Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi” e, ancora peggio, “La fertilità è un bene comune”.
E ora con quell’opuscolo (ritirato a poche ore dal lancio con tanto di scuse dal Ministero) su “le buone abitudini da promuovere” e “le cattive compagnie da abbandonare” per la fertilità accompagnate da due foto di dubbio gusto oltre che provenienza. Perché se la prima, che mostra ragazzi belli, bianchi e buoni è già stata usata per promuovere impianti dentali, la seconda con ragazzi brutti e cattivi (tra cui uno di colore) che fumano è stata usata anche da Narconon, la discussa organizzazione per il recupero tossicodipendenti legata a Scientology. “Qualcuno ha deciso di sabotare il ministero della salute - ha commentato Enrico Mentana dalla sua bacheca Facebook -. La contrapposizione tra coppie da spot del dentifricio (a colori) e nero con drogate (virati seppia) per contrapporre gli stili di vita è da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso”.
La risposta di Beatrice Lorenzin
Insomma, l’iniziativa del Ministero è passata dalla padella nella brace. La Ministra si è difesa prima con un comunicato - “Il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione. Le foto rappresentano un’omogeneità di persone, così come multietnica è la società che viviamo” - poi rinnegando la campagna con una nota, precisando “di accertare perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito”. Morale: campagna ritirata e responsabile cacciata. Dal canto suo, Daniela Rodorigo tace e a chi le domanda il perché la foto sia stata modificata dopo l’approvazione ministeriale risponde: “tratterò la questione nelle sedi opportune. Vedremo cosa succederà”. Insomma, si andrà per avvocati.
Fertility Day e polemiche
Nel frattempo il Fertility Day entra nel vivo. Non senza polemiche: tra chi armato di clessidre, cartelloni, fischietti e finti pancioni chiede le dimissioni della ministra Beatrice Lorenzin e chi al Fertility Fake contromanifesta, c’è la rete che pullula di hashtag provocatori: da #siamoinattesa a #vorreimanonparto le ragioni di chi una famiglia la vorrebbe creare ma non può (e non solo per problemi d'infertilità) rubano il palcoscenico all'iniziativa del ministero.
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