Franca Pilla, la moglie di Ciampi, il presidente dalle 3 vite

Carlo Azeglio Ciampi è morto a 95 anni: fino all'ultimo, al fianco dell'ex governatore della Banca d'Italia, ex Presidente della Repubblica ed ex Ministro del Tesoro c'era lei, Franca Pilla, sua moglie da una vita.

Carlo e Azeglio Ciampi e Franca Pilla si sono conosciuti e innamorati a 18 anni. Da allora sono sempre stati insieme. © Sipa

C’era lei, Donna Franca, al fianco di Carlo Azeglio Ciampi. Come sempre, da una vita, finché morte non ci separi. Perché se il livornese classe 1920 ha vissuto almeno tre esistenze, ce n'è una, a parte, vissuta solo con lei, Franca Pilla, sua moglie, la madre dei suoi due figli. “Quando ci siamo conosciuti avevamo 18 anni. Ci siamo fidanzati che ne avevamo 24, ci siamo sposati che ne avevamo 26”. dichiarava lei in un’intervista a Repubblica, in occasione dei loro 80 anni. A 95 lui, di 10 giorni di più anziano di lei, se n’è andato. “Io prego perché il Signore abbia ancora un po' di pazienza, e che ci faccia arrivare insieme fino in fondo, a me e a Carlo”, dichiarava Donna Franca ai tempi. "Ogni volta che dico queste cose Ciampi mi fa: hai fretta? Se proprio hai fretta, vai pure avanti tu per prima. Io poi ti raggiungo… È proprio toscano, quell'uomo. Sarà anche per questo che lo amo così tanto?".

Franca Pilla e Carlo Azeglio: l'incontro

Da allora sono passati 15 anni ma l’amore che li legava è rimasto lo stesso. Perché Ciampi e donna Franca sono due facce della stessa medaglia e se lui è diventato il governatore della Banca d’Italia (per 14 anni), poi Ministro del Tesoro e quindi il decimo presidente della Repubblica (dal 1999 al 2006) è merito suo, di Donna Franca. Quella “ragazzina, minuta, piccola e magrolina” che lui conobbe alla Scuola Normale di Pisa, dove entrambi studiavano, alla fine degli anni Trenta e di cui s’innamorò durante un “tè danzante”, quando “una mamma suonava il piano, un'altra mamma cantava, e noi provavamo qualche passo di danza. Si finiva con un tè, e una chiacchiera intorno al tavolino. Fu così che conobbi Ciampi". Un ragazzo "bello e timido", "molto corteggiato dalle donne" che da quel giorno, però, non ebbe occhi che per lei.

Il consiglio (che cambio la vita di Ciampi e dell'Italia)

E orecchie: “fui proprio io che lo convinsi a cambiar lavoro”, ricordava Donna Franca. Dopo la guerra Ciampi insegnava italiano e latino al Liceo Nicolini e Guerrazzi della sua Livorno. “Lo esortai: Carlo, fai il concorso in Banca d'Italia: lo stipendio è buono, e non si lavora poi così tanto. Mio Dio, come mi sbagliavo!". Il ragazzo ha talento anche per i numeri e da semplice impiegato in giro per l’Italia approda a Via Nazionale, nei panni di governatore

Passano gli anni (14) e nel 1993, sulle macerie di Tangentopoli e con un piede nell’Euro, Ciampi si ritrova presidente del Consiglio di un governo tecnico di transizione, poi Ministro del Tesoro e infine, il 13 maggio 1999, presidente della Repubblica. “Altro che lavorar poco!” ironizzava Franca nei panni di una First Lady che non ha mai rinunciato a dire la sua: da “la tv è deficiente" e le trasmissioni "involgariscono e imbastardiscono” a "La gente del sud è più buona e intelligente" (lei stessa è molisana) affermazione fatta a Napoli che fece infuriare il leghista Roberto Calderoli.

Franca e Carlo: la vita al Quirinale

Exploit e privacy, ecco gli estremi della vita di Ciampi e donna Franca al Quirinale, “la mia casa, la casa del presidente della Repubblica, la casa degli italiani” come dichiarò lui stesso il 31 dicembre 2005, nel discorso di fine anno, l’ultimo del suo mandato. “Siamo sempre stati attenti a tenerci stretta la nostra intimità - spiegò lei a chi le chiedeva conto di tanta riservatezza -. Era proprio questo, uno degli aspetti che mi spaventava di più, quando Carlo è stato eletto presidente: E adesso che faremo?, gli dicevo. Come cambierà la nostra vita, come cambieranno le nostre abitudini? Questa idea di diventare da un giorno all'altro personaggi pubblici, all'inizio, proprio non mi entrava in testa. I cerimoniali, i fotografi, sempre e dovunque. Mamma mia…”. Alla fine si abituarono e i sette anni sono scivolati sereni, all’insegna della sobrietà, delle bacchettate (soprattutto a Silvio Berlusconi), del patriottismo (è grazie a Ciampi se si festeggia di nuovo il 2 giugno)  e della normalità. Perché come dichiarò l’allora 80enne Donna Franca, “Siamo persone semplici, siamo una famiglia come tante. La nostra è stata un'esistenza normale”.

Ed è proprio con la normalità di un “normalista” (“che noioso non lo è stato mai", come ci tenne a precisare Donna Franca a domanda diretta di uno studente pisano) che ci piace ricordarlo. Correva il 2004, era il messaggio di fine anno e Carlo Azeglio Ciampi diceva in tv: "A voi giovani ancora un pensiero: so quanto amate l'ambiente, quanto vi adoperate per salvaguardarlo. Cercate di vivere in armonia con i ritmi della natura. Fa bene. Ci si sente più forti, si può dare il meglio di noi stessi. Provate qualche volta ad alzarvi all'alba, a vivere il miracolo quotidiano del risveglio della natura".

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