Sexxx, Davide Ferrario porta al cinema la danza del sesso
Nelle sale italiane solo il 4 e 5 luglio, Sexxx, il film di Davide Ferrario, ispirato al lavoro del coreografo Matteo Levaggi, è un viaggio a passo di ballo tra istinti e sensualità.
Cosa hanno in comune il quadro del Tintoretto “Susanna e i vecchioni”, un dettaglio di un film porno e una coppia di mezza età, sdraiata senza veli su un divano al centro di un museo? A legarli è il fascino del corpo nudo, da cui non si riesce a staccare lo sguardo facilmente. I ballerini di Sexxx, lo spettacolo di danza contemporanea di Marco Levaggi trasformato in film dal regista Davide Ferrario, sanno bene come sfruttare questo potere nelle loro coreografie.
“Una sera, senza avere un'aspettativa precisa, sono andato alla Lavanderia a Vapore di Collegno, magnifico spazio che è la sede del Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Furno, e ho visto Sexxx”, spiega Davide Ferrario. “Non sono un appassionato di danza moderna, ma proprio per questo credo che la mia fascinazione quella sera sia stata sincera e convinta, come lo era quella del pubblico che riempiva la sala con me. Sono stato colpito soprattutto dal modo in cui il coreografo era riuscito a prendere dei gesti e dei movimenti espliciti della comunicazione sessuale per trasformarli in linguaggio di danza”. Ferrario, che aveva già esplorato il potere del corpo nel suo film Guardami, storia di una porno attrice alle prese con la malattia, ha deciso così di riprendere con una telecamera i movimenti di questi sei eccezionali ballerini, per consentire a chiunque di partecipare all'energia che trasmettono.Anche se come il regista non si è esperti di danza, è impossibile non rimanere affascinati dal rincorrersi e dall'avvinghiarsi delle coppie, ma anche dei gruppi, che si seducono e si respingono sul palco, coperti solo da collant trasparenti.
La colonna sonora è sensuale e piena di irruenza, come i movimenti carichi di istinto dei ballerini, e spazia da David Bowie agli Ultravox, dagli Ooioo a Massimo Zamboni.
Un po' più debole e non sempre chiaro è il collegamento delle scene di ballo con gli spezzoni extra, che richiamano all'arte o al porno e che cercano di restituire un contesto a una coreografia nata, ovviamente, lontano dal grande schermo. Per i profani il rischio è quello di perdere il filo, anche se le danze dai movimenti potenti messe in scena sono in grado di magnetizzare lo sguardo di tutti.
Il merito è soprattutto, come sottolinea il regista nell'ultima scena, del corpo umano: un capolavoro di qualunque forma e a qualunque età. Una vera opera d'arte "sacra" che si muove e respira e a cui è impossibile rimanere indifferenti.
Copyright foto e video: Sexxx