Woody Allen: Susan Sarandon all’attacco
Susan Sarandon attacca Woody Allen: "Credo che abbia abusato sessualmente di una bambina". Dopo l'intervista a Dylan Farrow si riaccendono le polemiche sul regista di Café Society.
“Non ho niente di buono da dire su Woody Allen”. Non le manda certo a dire la vulcanica Susan Sarandon che ha trasformato quella che avrebbe dovuto essere un’occasione di festa (per i 25 anni di Thelma e Louise, con tanto di reunion con la collega Geena Davis) in un vero e proprio incontro di boxe, tra ganci e rovesci (verbali) per mettere al tappeto il regista di Café Society.
L’occasione di questo ring improvvisato è arrivata con l’anniversario della pellicola cult che, a 25 anni dall’uscita al cinema, è stata presa come spunto per il secondo summit – in verità piuttosto animato – Women in Motion, dedicato al ruolo delle donne nell’industria del cinema. Un ruolo, quello del gentil sesso nel business del grande schermo, che non smette di scaldare gli animi tra gli addetti ai lavori, anche per i ruoli che tradizionalmente sono attribuiti alle signore.
E l’ultima fatica del regista di Blue Jasmine, con la sua (ennesima) storia d’amore e interesse tra una giovane donna e un uomo maturo, non fa certo eccezione. Dalla fiction alle vicende personal-sentimentali di Allen, quindi, il passo è stato breve, almeno per la Sarandon che – senza mezzi termini – ha riportato l’attenzione sui presunti abusi ai danni della figlia adottiva Dylan (dai quali, comunque, il regista è già stato giudicato innocente in tribunale). “Credo – ha chiosato l’attrice - che abbia abusato sessualmente di una bambina e non credo proprio che questo sia giusto”.
Fine delle dichiarazioni ma non del dibattito che si riaccende prepotentemente dopo le accuse lanciate dalla stessa Dylan Farrow sulle colonne del New York Times proprio nel giorno di apertura del Festival di Cannes. L’ex patrigno, ha raccontato la figlia oggi 27enne di Mia Farrow, “l’ha passata liscia” ma quello che ha fatto ”l’ha tormentata” e i continui riconoscimenti che Hollywood gli tributa non fanno che peggiorare questo tormento.
Un tormento che, a 20 anni di distanza, non la abbandona. Un tormento che, però, Woody Allen tra un premio e un riconoscimento preferisce non commentare. E già in rete c'è chi lo ha ribattezzato il nuovo Bill Cosby.
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