Giornata Mondiale della Famiglia: la strada è ancora lunga
Da # nessunbambinosolo a #EndViolence le celebrazioni per la Giornata Mondiale della Famiglia dell'Associazione Sos Villaggi dei Bambini corrono sui social. E invitano a riflettere.
Domenica 15 maggio la famiglia è protagonista e il mondo festeggia la Giornata Internazionale a lei dedicata. Grande festa, quindi, ma anche un’occasione per riflettere su quelli che sono sì i diritti ma anche e soprattutto i doveri di questa unità sociale che – negli anni – si è evoluta fino ad arrivare ad essere quella che è oggi.
Ma va bene così? Sì, insomma, più o meno anzi, decisamente no. A sostenerlo è l’Associazione Sos Villaggi dei Bambini che – approfittando delle celebrazioni per il primo quarto di secolo della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (il 27 di maggio) – lancia, un po’ in anticipo, una battaglia social a colpa di hashtag per sensibilizzare sulle cause che determinano la perdita delle cure parentali.
Tra queste ecco la violenza in famiglia, uno delle principali cause di disgregazione e – nel mondo – sono 275 milioni di bambini ad essere esposti a violenza domestica (tra i quali si annovera anche la violenza assistita) mentre in Italia sono più di 91mila i bambini che hanno subito maltrattamenti (quasi 1 su 10 dell’intera popolazione minorile).
Una situazione drammatica, questa, sulla quale è necessario intervenire e lo spunto può essere proprio quello di questa giornata internazionale dedicata alla famiglia o “Ohana”, come la chiamavano i teneri Lilo e Stitch, indicando quella realtà nella quale “nessuno viene abbandonato o dimenticato”.
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