Suicidio in diretta su Periscope, Parigi piange
Una ragazza si suicida in diretta su Periscope lanciandosi sotto un treno dopo aver raccontato dello stupro subito. Francia sotto choc.
La vergogna di una violenza sessuale destinata a lasciare,sulla pelle e nell’anima, una ferita insanabile; il candore lucente dei 19 annireso opaco e buio da una vita trascorsa nei sobborghi difficili di unametropoli dove il lavoro non c’è e i problemi sono tanti; i binari di un treno.Ecco i tre elementi principali della vicenda che ha scioccato la Francia dopoche una giovane, non ancora ventenne, ha invitato parenti, amici e follower aseguirla nel pomeriggio su Periscope salvo poi raccontare i dettaglidello stupro subito, fare nome e cognome di quel mostro che le ha distrutto lavita e quindi decidere di togliersela, questa vita, lanciandosi – in direttasul web – sotto un treno della linea ferroviaria metropolitana che collega,ogni giorno, avanti e indietro, Parigi ai suoi sobborghi.
Ed è così che, difronte al suo pubblico – tanto virtuale quanto partecipe –, questa giovanedonna sconvolta, questa ragazza da poco non più bambina, quest’essere umanoreso oggetto dalla cupidigia, ha deciso di suicidarsi scegliendo un comunetreno della Rer C come coprotagonista dell’ultimo atto della sua giovane vitaspezzata. Un gesto estremo, quello di questa ragazza che viveva a Egly auna trentina di chilometri dalla Ville Lumière, che ha immediatamente scossogli animi scatenando pesanti dibattiti sull’ingerenza crescente dei socialnetwork nella vita quotidiana dei giovanissimi.
Ma il problema è davveroquesto? Il mondo ammutolisce di fronte a questa vicenda straziante solo perchéla morte in diretta è un tabù? I cosiddetti nativi digitali hanno davverocancellato i confini che separano la disperazione privata dalla pubblica, eininterrotta, condivisione? Per fortuna non è su questo che indaga la poliziaintervenuta sul luogo e le forze dell’ordine sono già al lavoro per vagliare le responsabilità dell’eventuale aggressore di questa giovane donnadisperata. Che ormai non può più difendersi.
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