Verginità femminile (e non solo): le coppie Purex

Fondato da una coppia di giovani pastori evangelici, il movimento Purex invita alla castità prematrimoniale. Intervistati da Le Iene ecco che cosa professano.  

I giovani di Purex, che scelgono di arrivare vergini al matrimonio, considerano la prima notte "il regalo di nozze di Dio".


Giuseppe Punto e Stefania Spezzacatena sono un marito e una moglie con una missione precisa: arginare il sesso dalla vita di coppia prima del fatidico sì. Entrambi trentenni, lunghi capelli rosso fuoco alla Jessica Rabbit lei, baffi e pizzetto lui, Stefania e Giuseppe sono anche i due pastori della chiesa pentecostale Ministero Sabaoth e, nel 2011, hanno fondato Purex Culture, “la contro-cultura nel modo di vivere le relazioni e la sessualità”.

Purex Culture: il movimento salva prima volta

Spiega Stefania in un video di presentazione: "Ti stai chiedendo che cos’è Purex: una nuova marca di preservativi? Un detersivo sbiancante? Sicuramente preserva, soprattutto sbianca: Purex, la cultura della purezza nelle relazioni e nella sessualità". Per coinvolgere altri giovani nella castità prematrimoniale Stefania e Giuseppe hanno un sito, una pagina Facebook, fanno conferenze e organizzano tournée in giro per l’Italia: dopo l'incontro chiedono ai ragazzi del pubblico di sottoscrivere un "patto di purezza" davanti a Dio e consegnano a chi lo sottoscrive una targhetta militare "perché bisogna lottare per mantenersi puri fino alle nozze", aggiunge Stefania ai microfoni de Le Iene. "L’obiettivo del movimento - spiegano sul sito - è far nascere in ogni ragazzo e ragazza la consapevolezza di quanto sia prezioso il proprio corpo per non svenderlo o metterlo all’asta e poter vivere il sesso come Dio l’ha creato: allo stato puro".         

Il bacio sì, la pornografia no

Stefania Spezzacatena e Giuseppe Punto, fondatori di Purex.

Insomma, sì a baci, abbracci e mani nelle mani; no a petting, masturbazione, e pornografia: eccola, l’intimità delle coppie Purex che considerano il sesso "il regalo di nozze di Dio", sottolinea Giuseppe Punto. Che aggiunge: "noi non siamo contro il sesso, ma il punto centrale resta la fede. Per noi è importante riportare la sessualità allo stato puro, insegnando il valore del corpo". Un valore che, secondo loro, è stato inquinato dalla pornografia: "è seriamente pericolosa - spiega nello studio di OpenSpace, davanti a Nadia Toffa e a un incuriosito Rocco Siffredi e un polemico Giampiero Mughini -. Solo nel 2014 sono stati visti 80 miliardi di video su YouPorn, ogni secondo ci sono 5800 visite a siti pornografici". Ma quello che fa riflettere Punto, è il milione di commenti ai video osé del 2014 dove (a suo dire) "la parola più usata era amore: mi sembra assurdo, l’amore è un’altra cosa. La pornografia è una bugia: valuta una donna in base a quanto stimola un uomo".

Perdita della verginità: gli incidenti di percorso

Stefania e Giuseppe sanno che non è una passeggiata, conservare la verginità fino al matrimonio. Sanno che le tentazioni sono dietro l’angolo e per questo hanno una risposta a tutto: "In tanti ci chiedono: e se dopo le nozze scopro che a letto non va? A loro rispondo che è impossibile: l’amore, come lo ha concepito Dio, è amore che dona: la compatibilità si costruisce insieme, con altruismo. Per questo, se ci si ama, a letto funzionerà per forza", spiega lui. Tranquillizzati anche tutti quelli che cedono: "L’importante - risponde Stefania -, una volta caduti, è sapersi rialzare: è una scelta che devono fare per amore e non per rispecchiare un ideale di perfezione". 

Copyright foto: Fotolia/Facebook@Purex Culture
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