Capoparto: cosa c’è da sapere

Il capoparto è il primo ciclo dopo il parto che può presentarsi a poche settimane dalla nascita del bebè oppure dopo vari mesi. Ecco cosa c’è da sapere.

Il capoparto è il primo ciclo dopo la nascita del bebè ed è generalmente piuttosto irregolare.

Capoparto: cos’è? Si tratta del primo ciclo che arriva dopo la nascita di un bebè e segna il ritorno dell’utero alla sua normalità pre-gravidanza. Durante i nove mesi d’attesa, infatti, l’utero si ingrandisce notevolmente arrivando a pesare cica un chilo rispetto ai normali sessanta grammi. Un peso che, poi, ritrova a circa due mesi dalla nascita del bambino dopo un breve periodo trascorso ad “auto ripararsi”, generando in alcuni casi perdite abbondanti di sangue e siero (lochiazioni) per tornare alle sue condizioni di normalità.

Capoparto e lochiazioni: che differenza?

Attenzione, nei primi periodi dopo la nascita del bebè, a non confondere le perdite di sangue e siero che testimoniano il processo di “guarigione” dell’utero con il capoparto. Le prime, infatti, sono le lochiazioni e non danno origine a un ciclo “stabile” verificandosi solo una volta per un periodo di tempo limitato.

Capoparto dopo l’allattamento?

In realtà il capoparto vero e proprio è il primo ciclo mestruale dopo il parto e si può verificare con tempistiche che variano da donna a donna. Per tutte, però, resta la discriminante dell'allattamento al seno: chi nutre il bebè con una dieta esclusivamente naturale, infatti, tenderà ad avere il capoparto più tardi a causa dell’alto livello dell’ormone della prolattina che, oltre ad essere il responsabile della produzione del latte, inibisce l’ovulazione.

Capoparto: come si presenta

Il capoparto consiste, generalmente, in un ciclo mestruale particolarmente abbondante che può durare anche 10 giorni e presentarsi in modo anche molto irregolare rispetto ai cicli ai quali la donna era abituata prima del parto. Attenzione poi a non considerare che, dopo il capoparto, tutto torni subito alla regolarità dei 28 giorni perché il secondo ciclo dopo parto potrà anche manifestarsi due mesi più tardi. In questo periodo meglio evitare comunque i rapporti non protetti a meno di non essere già pronte per affrontare - eventualmente - una seconda gravidanza.

Capoparto e allattamento: quali conseguenze?

Il capoparto, in alcuni casi, può verificarsi anche durante l’allattamento e la letteratura medico scientifica ha ormai bollato come falso il luogo comune secondo il quale durante il ciclo non si deve allattare. A questo proposito, però, bisogna sapere che la presenza di ormoni femminili nell’organismo può modificare il sapore del latte rendendolo più salato e causando nel bambino un po’ di nervosismo seguito da piccole eruzioni cutanee e da qualche (lieve) disturbo nella digestione. 

Copyright foto: Fotolia

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Capoparto: cosa c’è da sapere » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.