Messaggi d'amore: frasi per la lettera di San Valentino

La sterminata galleria dei classici è il bacino ideale per prendere ispirazione quando si vuole essere indiscutibili nel dichiarare l'amore per la dolce metà. Si può adottare Stendhal: “L’amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio” ovvero la quintessenza del romanticismo, un augurio senz’altro inattaccabile per una storia che sboccia. Oppure la poetessa Alda Merini: "Appartenere a qualcuno significa entrare con la propria idea nell’idea di lui o di lei e farne un sospiro di felicità". Hermann Hesse: “L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare”. Seriosissimo, tutto sommato ha retto molto bene alla prova del tempo e potrebbe fare altrettanto per una coppia collaudata. A proposito di coppie collaudate, ottimo anche lo spunto offerto da Marc Levy: “Non c’è niente di più completo di una coppia che attraversa il tempo e accetta che la tenerezza invada la passione”. Oscar Wilde e il suo “Quando vuoi davvero l'amore lo troverai che ti aspetta” è invece dedicato a chi nel biglietto lancia un amo, mentre Jim Morrison, autore di “Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita” è l’augurio di chi senza scomodare l’alta cultura è alla ricerca di una frase ad effetto. 

Se le donne amano il romanticismo, gli uomini vanno conquistati (o confermati) con l'ironia. Anche in questo caso il menù è assortito: la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Alberti suggerisce che “L’amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia”, mentre il collega francese Romain Gary “Che cosa sono i problemi di coppia? Se ci sono problemi, non c’è coppia” mentre l'intramontabile Erri De Luca che “Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato”. Se vie è piaciuto allora vale la pena prendere in considerazione anche Mignon McLaughlin, l’autore americano che negli Anni Cinquanta scriveva: “nell’aritmetica dell’amore, uno più uno è uguale a tutto, e due meno uno è uguale a niente”. Se poi la dolce metà è lontana, è ammesso uno struggimento teatrale preso in prestito da Simone de Beauvoir: “La coppia felice che si riconosce nell’amore sfida l’universo e il tempo; è sufficiente a se stessa, realizza l’assoluto”. Oppure il fatalismo di Gabriele D’Annunzio: “Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale”.