#ioleggoperché è la Giornata Mondiale del Libro

Il 23 aprile è la Giornata Mondiale del Libro. In Italia spopola l’hashtag #ioleggoperché e la discussione web sulla chiusura di Treccani.it che va offline per favorire la lettura su carta (scatenando il dibattito dei lettori 2.0).

Hashtag, commenti, condivisioni e su tutti una frase ricorrente: #ioleggoperché. In occasione della Giornata Mondiale del Libro del 23 aprile la lettura si fa social e il web è invaso da letterati 2.0 che postano citazioni e commenti ma anche recensioni e qualche dibattito. 

Quello principale riguarda la chiusura di 24 ore del sito web Treccani.it che ha deciso di abbassare le saracinesche (virtuali) invitando i suoi utenti a consultare l’enciclopedia (almeno per un giorno) in formato cartaceo. Una decisione che ha letteralmente spaccato la rete (nella sua côté più culturale o aspirante tale) tra quanti hanno sposato, senza remore, l’iniziativa e quanti, invece, non hanno atteso un attimo prima di criticarla. Sia come sia la chiusura è effettivamente durata 24 ore e chi cercava informazioni online ha dovuto rivolgersi altrove. 

Ma gli spunti di riflessione non sono comunque mancati come dimostra il successo del portale ioleggoperché che ha approfittato della giornata del 23 aprile per promuovere la cultura letteraria attraverso la condivisione anche (ma non solo) social. I volontari, o “messaggeri” com’è più opportuno chiamarli, si sono distribuiti attraverso il Belpaese “contaminandololo” con oltre 240mila libri offerti gratuitamente davanti a scuole, treni, librerie e piazze tramite gli eventi ad hoc organizzati tra Milano, Roma, Cosenza, Sassari, Vicenza. Ma la mania della lettura non ha risparmiato nemmeno la televisione con lo speciale di Rai Tre presentato dal testimonial (d’eccezione) Pierfrancesco Favino.  

D’altra parte l’ha detto anche Karl Lagerfeld: i libri di carta non passeranno mai di moda e quindi #ioleggoperché… me lo consiglia il direttore artistico di Chanel. Voi?

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