Kylie Sinner, la pornostar vergine che soffre di vaginismo
La pornostar ancora vergine si chiama Kylie Sinner, ha 20 anni ed è la regina del sesso anale e della fellatio: "Soffro di vaginismo e sto cercando di curarlo dal ginecologo” dichiara.
Kylie Sinner ha scelto un modo curioso per curare il suo vaginismo: diventare una pornostar, la prima vergine di cui si abbia notizia. Solo lì, s’intende, perché a pochi mesi dal suo debutto a luci rosse è già una star tra gli amanti del sesso anale e della fellatio. Va da sé che la sua croce e delizia spiattellata senza mezzo pelo sulla lingua ha catalizzato l’attenzione dei media di mezzo mondo. Soprattutto quando la bella (e poco formosa) di Miami ha dichiarato pure di essere alla ricerca di un Principe Azzurro. Apriti cielo: i suoi fan si sono scatenati, le sue colleghe hanno rosicato per la notorietà che l’ha investita e le donne di mezzo mondo hanno storto il naso.
“Sono vergine, sì - ha dichiarato di recente -. Ho un disturbo chiamato vaginismo e sto cercando di curarlo dal ginecologo”. Nel frattempo il suo comodino ospita un dildo nuovo a settimana e lei si arrangia come può: “Una parte di me ha tanta voglia di farlo, anche davanti alla macchina da presa. Ma c’è un’altra parte di me che invece dice: 'Accidenti, ho aspettato così a lungo, forse tutto accade per una ragione: aspettare il mio Principe Azzurro'. Il che, per una che su Twitter usa la frase “I love sex” per descriversi, il sogno suona quanto meno originale.
Tant’è, ognuno fa di necessità virtù come può e per lei - che ripensando ai tempi dei liceo si definisce “una geek” - non dev’essere stato divertente stare ad ascoltare i racconti delle prime volte delle sue amiche. “Sapevo da tempo che non avrei potuto avere normali rapporti sessuali. E la mia condizione è andata peggiorando. È che l’ansia, via via, si accumula. Alla fine ho proprio rinunciato all’idea. Mi son detta: 'Fanculo. Non ho intenzione di fare sesso, non ho intenzione di avere figli' ".
Da lì a diventare la regina del sesso anale il passo è stato breve: “Mi sono concentrata sull’anal. Ho cominciato a prepararmi con un butthole. Però col sesso anale devi adottare contromisure precise”, rivela la ragazza che non riesce a lasciarsi andare (per lo meno non come avrebbe voluto) ma quanto a dialettica è piuttosto disinibita. Perfino quando parla d’altro. In un'intervista ha raccontato che “sono stata anche vegana per tanti anni. Non ho toccato nessun tipo di carne. A parte quella speciale maschile!”, precisa casomai qualcuno se lo fosse chiesto, magari anche preoccupandosi per la sua salute.
Sia come sia, il suo proposito di mandare a quel paese la vagina è fallito e Kylie si esercita perché di rinunciare al sesso che non ha mai conosciuto non ha nessuna intenzione: “Uso un kit dilatatore, partendo da qualcosa di piccolo come le dimensioni del mio mignolo. Niente d’esagerato, niente calchi di Manuel Ferrara insomma!”. Per chi se lo fosse perso c’è uno stuolo di estimatrici che preferisce le doti di Ferrara a quelle di Rocco Siffredi.
Nell’attesa che la macchina da presa faccia il miracolo, che il ginecologo trovi la soluzione e che il giusto principe azzurro bussi alla sua porta, lei ci tiene a far sapere che “nonostante tutto, ho un’umidità cronica. Sono sempre bagnata e pronta per il sesso, anche se la mia vagina non funziona”. Ora siamo tutti più tranquilli.
Copyright foto: Fotolia/Twitter@Kylie Sinner
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