Il vaginismo: cos'è e come si cura

Il vaginismo è un disturbo che provoca una sensazione di dolore nella vagina durante la penetrazione, rendendo impossibili i rapporti sessuali. Anche se si manifesta attraverso uno spasmo muscolare involontario, si tratta raramente di un problema organico. Le cause sono per lo più psicologiche. Per risolverle bisogna affrontare una terapia, che può coinvolgere anche il partner.

Cos'è il vaginismo?

Il vaginismo è una contrazione involontaria, incontrollabile e forte dei muscoli che circondano la vagina. Il risultato: la penetrazione diventa dolorosa (a causa del restringimento dell'apertura vaginale), se non impossibile.

Il vaginismo è un problema fisico che ha spesso delle cause psicologiche.


I sintomi possono essere dolore, ma anche bruciore o formicolio, che cessano dopo il tentativo di penetrazione. Le donne che soffrono di vaginismo hanno spesso l’impressione di avere una vagina "chiusa". In realtà sono i muscoli che, contraendosi, ne “bloccano” l'ingresso.

Il vaginismo è spesso confuso, a torto, con la frigidità. La frigidità è la diminuzione o l’assenza di libido, mentre il vaginismo è una contrazione muscolare inconscia. Anche se il vaginismo può causare una diminuzione del desiderio a causa del dolore sentito durante i rapporti, la maggior parte delle donne conserva una libido "normale".

Secondo gli studi, questa problematica riguarda circa l'1-2% delle donne in età fertile. Si tratta probabilmente di un dato incompleto, sia perché non tutte le donne si sottopongono regolarmente a dei controlli, sia perché l'argomento è ancora tabù.

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Chi soffre di vaginismo?

Tutte le donne possono manifestare questo disturbo in un momento della loro vita. Tuttavia, è più comune nelle donne giovani. Si verifica durante i primi rapporti sessuali, rendendo impossibile la penetrazione. Dopo diversi mesi di tentativi infruttuosi, possiamo parlare di vaginismo primario.

Ma il vaginismo può colpire anche le donne che avevano in precedenza una sessualità priva di complicazioni. Si parlerà allora di vaginismo secondario o talvolta di dispareunia (ovvero di dolore durante un rapporto sessuale, che però non impedisce la penetrazione).
In generale, il vaginismo non ha nessuna causa anatomica a livello degli organi genitali. Non è una malattia organica. Gli organi sessuali sono normali e funzionali.

Le cause, per lo più psicologiche, sono molteplici: traumi, esperienze sessuali spiacevoli, recente aumento di peso, rapido dimagrimento, ecc. Anche lo stress può essere tra i fattori all'origine di questo disturbo.

Vaginismo: le cause

La donna che soffre di vaginismo può immaginare, a torto, che la sua vagina sia troppo stretta. In realtà, la vagina è circondata da muscoli che possono distendersi molto ampiamente, dal momento che può passare anche un bambino.

In generale, qualsiasi dolore durante il rapporto sessuale dovrebbe essere discusso con il medico o il ginecologo, per trovare la causa del disturbo e soprattutto una soluzione. In un primo momento, è necessaria una visita medica per eliminare un potenziale problema come una malattia genitale o un'anomalia anatomica (imene non elastico, lubrificazione insufficiente...). Escluso questo genere di cause, si possono affrontare le questioni relative alla psiche.

Molto spesso, infatti, questo disturbo ha delle cause psicologiche. La donna può avere una cattiva immagine di se stessa e del suo corpo, che si manifesta inconsciamente attraverso una vera e propria fobia della penetrazione. Questa immagine distorta può essere legata a una causa specifica, come una gravidanza, una dieta o dei disturbi alimentari.

Tra le altre possibili cause scatenanti possono esserci anche un’educazione sessuale tabù o refrattaria al sesso, aver subito palpeggiamenti o violenze sessuali, l'età o la menopausa, un intervento chirurgico (asportazione di un seno o dell'utero, per esempio), lo stress e così via.

Vaginismo: a chi rivolgersi?

In caso di difficoltà o dolore durante il sesso, non esitate a consultare un ginecologo. Potrebbe essersi già accorto che avete un problema durante l'esame ginecologico, perché introdurre lo speculum risulta impossibile. Il medico verificherà innanzitutto che non ci siano dei disturbi organici (malattie genitali, infezione sessuali...) che potrebbero essere la causa del dolore.

Se la diagnosi non rivela alcuna anomalia o malattia, il ginecologo vi indicherà le terapie adeguate (farmaci, esercizi ecc.). Anche l'intervento di uno psicologo o di un sessuologo può aiutare a risolvere il problema.

Questo discorso vale anche per le single. Contrariamente a quanto pensano alcune, non è necessario essere in coppia per soffrire di vaginismo. Inoltre, questo disturbo non è legato solo al sesso: alcune donne non possono usare gli assorbenti interni o, come detto precedentemente, fare una visita ginecologica completa.

Se la causa del vaginismo è legata al partner, in alcuni casi può essere efficace una terapia di coppia. Un supporto psicologico può aiutare la donna ad accettarsi e favorire lo sblocco.

La buona notizia è che, con i trattamenti adeguati, il problema può essere risolto facilmente.

Vaginismo: la cura

La terapia del vaginismo si articola in due percorsi complementari: quello psicologico, per indagare le ragioni mentali del disturbo; e quello fisico che, attraverso una serie di esercizi, insegna alla donna a rilassarsi e distendersi, e soprattutto a ridurre la tensione a livello del pavimento pelvico.

In generale, gli esercizi si dividono in due categorie: quelli di rilassamento psicologico, per calmare le tensioni fisiche e mentali; e quelli di auto-stimolazione e auto-esplorazione, che hanno l'obiettivo di far conoscere alla donna il proprio corpo e accettare progressivamente la penetrazione.

È importante che la terapia sia effettuata sotto controllo medico, per evitare di peggiorare la situazione.

Vaginismo: il ruolo del partner

Anche se il vaginismo è un disturbo femminile, anche l'uomo è coinvolto e può soffrirne.
La difficoltà o addirittura l’assenza di rapporti sessuali, ma anche il dolore della  donna durante i tentativi di fare l'amore possono ferire il partner.

Proprio come le donne, gli uomini possono essere frustrati, provare un senso di rabbia o di colpa, o sentire il desiderio di allontanarsi. In questi casi, la donna non deve sentirsi responsabile della situazione, e rassicurare il compagno. È molto importante che anche lui capisca cos'è il vaginismo e possa fare delle domande, eventualmente in presenza di un esperto.

L'uomo può anche aiutare la sua compagna a guarire. Una volta capito cos'è il vaginismo, le reazioni della sua partner gli saranno più chiare. E, quando lei lo vorrà, potrà anche aiutarla a eseguire gli esercizi di riabilitazione.

La terapia di coppia può essere utile. Infatti, il vaginismo può provocare frustrazioni, litigi e, in alcuni casi, delle vere e proprie separazioni. Allo stesso modo, una donna puo essere vittima di vaginismo perché, incosciamente, c'è qualcosa che non va col proprio partner.
In ogni caso, è necessario avere il coraggio di parlarne con un medico e di non negare il problema. Alcune coppie convivono con il vaginismo e aspettano di avere difficoltà a concepire un figlio per affrontare finalmente il problema.

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