Pranzo di Natale, istruzioni per l'uso
Il pranzo di Natale è un appuntamento fisso nel calendario di ogni famiglia. Ecco un piccolo vademecum per non sbagliare nulla: dalla tavola al look passando per il menù.
Che si faccia a casa vostra o dei parenti, il pranzo di Natale è un appuntamento fisso nel calendario familiare. Perché il risultato sia quello sperato, nulla va lasciato al caso. Si inizia dalla preparazione della tavola che dev'essere imbandita a festa: non lesinate che Natale capita una volta l'anno e la soddisfazione che vi regalerà il risultato vi ripagherà di tutti gli sforzi fatti.
La mise en place va realizzata con gusto e semplicità perciò se avete una tovaglia bianca di lino (ma va benissimo anche il cotone) siete già a metà dell’opera. Sono perfette anche le tovagliette all’americana (ma fate attenzione se ci sono bambini che potrebbero rovesciare liquidi e rovinare il tavolo) purché adatte allo stile della tavola (evitate quelle con le tazze disegnate, per fare un esempio). Una volta che l’avrete distesa (o piazzate) potrete decorare la superficie del tavolo con delle lucine natalizie con led a pile in modo da non avere fili che rischiano d'ingarbugliarsi durante il pranzo.
Per il centrotavola potete usare la fantasia: un vassoio su cui mettere alcune candele (da Maison Du Monde trovate tutto l’occortente a prezzi modici); oppure è perfetto un albero di Natale in miniatura, magari realizzato con un’infilata di mini-pacchi regalo. In alternativa, potete declinare un vaso di vetro e decorarlo con rametti, pigne e bacche. Per spunti in merito date un’occhiata qui.
Non dimenticate i segnaposto: l’importante, anche qui, è che siano semplici e originali. Per realizzarli potete creare dei piccoli mazzi con qualche rametto di bacca rossa.
Anche i sottopentola vanno curati: al bando le presine, se non ne avete procuratevi del feltro (rosso, verde o argento) e ritagliatelo seguendo la vostra ispirazione.
Per le posate potete creare dei piccoli sacchetti con la tuta (o un tessuto alternativo, l'importante è che sia naturale) che decorerete con bacche (ma potete usare quello che più preferite) e per i piatti e i bicchieri, se avete un servizio delle feste è ora di tirarlo fuori.
Infine le bottiglie: l'acqua arriva in caraffa, per il vino bianco, gli spumanti e champagne, procuratevi una glacette o, se preferite, una frappose in modo da averli sempre alla giusta temperatura. Alcuni rossi vanno decantati: informatevi prima di servirli: temperatura e ossigenazione possono fare la differenza.
Copyright foto: Maison Du Monde
Il menù di Natale
La tradizione vuole che tra gli antipasti del menù di Natale ci siano: insalata russa, tartine di salmone affumicato e finger food a vostro piacere. Tra i primi andate sul sicuro con la pasta fresca: ravioli, cannelloni o lasagne al forno. Tra i secondi non sbagliate cucinando una faraona al forno, un arrosto o un cappone ripieno con patate o crocchette di patate per contorno (senza dimenticare una classica insalata). Per dolce panettone o pandoro: non si sgarra dalla tradizione. Pensate anche ai bambini: è la loro festa e non può trasformarsi in un incubo culinario.
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Il dress code per il pranzo di Natale
Che siate ospiti o padroni di casa, l'outfit del pranzo di Natale prevede che s'indossi qualcosa di rosso o di verde, magari con qualche accessorio in oro o in argento per restare in tema con la Festa.
Se il pranzo è con i familiari stretti vanno bene anche outfit comodi: basta che non siano banali. Benvenuti i caldi maglioni invernali (perfetti quelli in stile norvegese) da accostare su un paio di jeans o di pantaloni di velluto.
Se invece, intorno al tavolo si riuniscono oltre ai parenti stretti anche quelli che non vedete da tempo o, magari, degli amici che ritornano a casa per il Natale, potete osare un po' di più, sempre all'insegna dell'eleganza: un look total white, un tubino rosso o uno nero conditi da qualche accessorio con i colori a tema, sono le soluzioni più alla portata che vi permetteranno di essere (e sentirvi) più chic.
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I posti a sedere durante il pranzo di Natale
Re Artù insegna: la tavola rotonda è la più semplice da riempire perché tutti i commensali sono equidistanti, si vedono in faccia ed è difficile che si accendano discussioni o si piombi in silenzi imbarazzati. Se però la vostra è una tavola rettangolare, sappiate che a capotavola ci stanno i padroni di casa, alla destra del marito e della moglie siedono, rispettivamente, la signora e il signore più anziani tra gli invitati.
In generale sarebbe utile mantenere l’alternanza uomo-donna, laddove non è possibile, basta separare le coppie (magari sistemandole frontali) in modo da mescolare le chiacchiere. Se volete trasformare l’assegnazione dei posti in un momento divertente, potete inventarvi una specie di caccia al tesoro: a ciascun familiare assegnate un oggetto (o una fotografia, una frase, un ricordo) personalizzato, compito di ciascuno trovare il proprio.
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Gli argomenti a tavola il giorno di Natale
Gli argomenti a tavola dipendono sempre dal tipo di pranzo di Natale, se coinvolge i parenti più stretti o se è allargato a quelli che si vedono, per l'appunto, una volta l'anno. In generale è meglio evitare di affrontare questioni irrisolte: il passo da una cena in famiglia a un incubo familiare, con l'imbarazzo dei commensali che non fa che aumentare la tensione, è dietro l'angolo.
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I bambini e il loro Natale
Il pranzo di Natale non può prescindere i bambini. Ricordatevi di loro quando cucinate, magari dedicandogli un menù ad hoc con ricette semplici e colorate che gli permettano di sentirsi a proprio agio a tavola con i grandi. Se sono più di tre potete pensare di allestire un tavolino a parte: sarà una festa nella festa.
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I tempi del pranzo di Natale
L’organizzazione del tempo inizia molto prima del pranzo di Natale vero e proprio (dove dovrete tenere d’occhio l’orologio per evitare pranzi infiniti o troppo veloci). Iniziate a pensare con largo anticipo (almeno un paio di settimane prima) al menù, scrivetelo, ricordatevi di tenere in considerazione se ci saranno vegetariani, vegani, intolleranti e comportatevi di conseguenza. Solo se partite in anticipo riuscite ad accontentare tutti senza impazzire.
Una volta deciso, compilate un elenco di ciò che vi serve e programmate la spesa. Evitate (se possibile) di farla il giorno della vigilia quando i negozi sono presi d’assalto e rischiate di non trovare tutto ciò che vi serve (soprattutto se siete orientati a un pranzo tradizionale). In ogni caso, per sicurezza potete ordinare le portate principali.
Una settimana prima dovete fare il punto della situazione e sapere con certezza quanti sono gli ospiti, così da poter, eventualmente, rivedere i piani. Iniziate a cucinare il giorno prima: l’ansia da prestazione è un pessimo condimento.
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Lo scambio dei regali di Natale
Il momento dello scambio dei regali è il più atteso dai bambini e il più delicato per i grandi: basta una frase di troppo per sgretolare il mito di Babbo Natale, quindi fate attenzione a quello che dite e a come lo dite. Dal momento che i pacchi sotto l'albero saranno già stati scartati durante la mattina del 25, quelli che restano, per lo più, riguardano gli adulti: una soluzione che accontenta tutti è farlo appena arrivati, magari stuzzicando qualche finger food, per poi dedicare maggiori attenzioni ai più piccoli e a quello che hanno ricevuto, una volta che vi sarete alzati da tavola.
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Il pranzo di Natale al ristorante
Concedersi un pranzo di Natale comodamente seduti al ristorante è il modo perfetto per rilassarsi e pensare solo a stare insieme. L'importante è scegliere con largo anticipo la location: per non sbagliare considerate quanti sarete (meglio se tutti adulti) e qual è il menù che meglio corrisponde alle vostre aspettative e a quelle dei familiari (considerate eventuali allergie o tendenze alimentari). Il tutto senza dimenticarvi di tenere sotto controllo i prezzi. In generale, per un migliore rapporto qualità prezzo con un occhio alla festività in questione, è preferibile orientarsi su location raccolte.
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Riciclate gli avanzi del pranzo di Natale
Il giorno di Santo Stefano è dedicato al riposo e al riciclo degli avanzi: nulla va sprecato. Iniziate dal pomeriggio del 25, dopo il pranzo, magari redistribuendo tra i familiari le portate. Quel che può essere conservato così com'è, invece, va nel congelatore: vi salverà nelle serate in cui il vostro frigo è più solitario del solito (ricordate di segnare la data, altrimenti rischiate di dimenticarvelo e tirarlo fuori oltre tempo massimo. Per tutto il resto potete ingegnare la fantasia: insalate di pollo, pasta al gratin e chi più ne ha, ne metta!
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