British Independent Film Awards: le nomination aspettando il 6 dicembre

L’inquietante futuro raccontato dal regista Yorgos Lanthimos in The Lobster, che non prevede una vita da spaiati, anche a costo di non conoscere mai l’amore, è valso alla pellicola la prima posizione alle nomination dei British Independent Film Awards (BIFAs) aggiudicandosene ben sette. Il favorito è in lizza per il titolo di Miglior film britannico indipendente, attore protagonista (Colin Farrell), attrice e attore non protagonista rispettivamente per Olivia Colman e Ben Whishaw, Miglior regista, sceneggiatura e produzione: insomma, promette di far man bassa. Se per scoprire come andrà bisogna aspettare il 6 dicembre le scommesse sono aperte fin da ora.

A contendersi i titoli, infatti, saranno alcuni dei film più amati e discussi della stagione e altri che presto sbarcheranno sul grande schermo italiano ma che già hanno fatto parlare di loro. C’è Macbeth, di Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard che vanta sei nomination (tra cui miglior regista e attrice) e c’è Suffragette, di Sarah Gavron, con Carey Mulligan con tre (tra cui miglior attrice). Tre nomination anche per Brooklyn la pellicola di John Crowley con Saoirse Ronan (candidata Migliore attrice), Domhnall Gleeson e Julie Walters (candidata Miglior attrice non protagonista) tratta dal romanzo di Colm Tóibín, adattata per il cinema da Nick Hornby. Il discusso The Danish Girl di Tom Hooper che racconta la storia di Lili Elbe, il primo transessuale dei tempi moderni, insegue il titolo di Miglior attrice per Alicia Vikander che se la vedrà con Sienna Miller, in lizza per il titolo con High-Rise di Ben Wheatley. 

La cinquina dei candidati come Best British Independent Film annovera 45 Years di Andrew Haigh (sei candidature tra cui quella di Miglior attrice per Charlotte Rampling e Miglior attore per Tom Courtenay), Amy di Asif Kapadia, il documentario sulla vita spezzata di Amy Winehouse che ha strappato 5 nomination, Ex Machina di Alex Garland (4 nomination), e i già noti Macbeth e The Lobster. La sfida è aperta, la corsa a vedere i film che mancano anche. Per gli applausi (e le polemiche) c’è tutto il tempo, dopo.