Boom di figli malformati: il dramma delle alcoliste del Sud Dakota

Un bambino su quattro nasce con le conseguenze della sindrome dell’alcolismo fetale: il dramma dei figli malformati delle madri della riserva indiana di Pine Ridge, in Sud Dakota, dove bevono tutti. Anche in gravidanza.  

In Sud Dakota la sindrome dell'alcolismo fetale porta alla nascita di figli malformati.


Quattordici abitanti, quattro milioni di lattine di birra l’anno, troppi figli malformati che nascono da madri alcoliste. Siamo negli Stati Uniti, a Whiteclay, in Sud Dakota: gli alcolisti stanno nella riserva indiana di Pine Ridge, sul confine con il Nord, i quattro negozi appena di fronte. Perché se tra i Sioux Oglala l'alcol è vietato, è un fatto che l’alcolismo sembra inarrestabile. Bevono tutti. Anche le donne, e anche quando sono incinte. Così nella riserva un neonato su quattro viene al mondo con la sindrome dell’alcolismo fetale. Ritardi nella crescita, deformità, sofferenza mentale sono ormai la regola nell’ultimissima generazione.   

Nora Boesem, un pediatra che vive sul posto, ha curato 93 bambini affetti dalla sindrome. Non ha peli sulla lingua: “L’alcol sta decimando quella gente”, a dispetto delle leggi che lo vietano all’interno della riserva. Diversi produttori di birra sono stati accusati di aver venduto birra sottobanco ai nativi. Ma il problema non è nuovo, il divieto di vendita di alcolici è in vigore dal 1832 con risultati scoraggianti. E non è un caso che la zona sia nella terza contea più povera di tutti gli Stati Uniti. La Boesem ci mette del suo. Ha adottato sette di questi bambini per sottrarli alla spirale miseria-alcol. Ma è chiaro che da sola non può fermare la piaga. Nella riserva vivono 40mila Sioux.

L’associazione americana dei Nativi ha provato anche a portare in tribunale i quattro negozi che vendono la birra poco distante dalla riserva (quelli dei 4 milioni di lattine), senza successo: la loro causa è stata rigettata nel 2012. Intanto però nei registri dei medici continua l’elenco di casi come quello del bambino nato con un livello di alcol nel sangue due volte superiore al limite per chi guida un’auto o di quello che è risultato positivo agli esami per marijuana e anfetamine, delle deformità, dei bambini che non nascono affatto e di quelli che muoiono appena venuti al mondo.

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