Lauren, la ballerina che sfida la paralisi con le acrobazie
Nel 2000 Lauren Watson ha avuto un incidente d'auto che l'ha condannata alla semi paralisi. Oggi è una ballerina che sta appesa a testa in giù con le sue acrobazie e la forza della volontà (e molto allenamento).
Sul palco ci arriva in carrozzina ma in aria ci va da sola, da vera ballerina qual è, sollevandosi per le sue acrobazie con la forza delle sue braccia e della sua volontà. Perché Lauren Watson, australiana della Gold Cost, non è un’acrobata qualsiasi: aveva 19 anni (correva l’anno 2000) quando rimase vittima di un incidente d’auto che cancellò gran parte della funzione motoria e della sensibilità alle gambe. “Paraplegia incompleta”, è il termine esatto: i medici furono chiari, il suo destino sarebbe stato su una sedia a rotelle. Lauren lo accettò ed elaborò un piano B.
“Avevo bisogno di qualcosa di divertente ed emozionante che mi permettesse di mettermi alla prova. Dovevo trovare una sfida per me stessa e dovevo muovere il mio corpo”, racconta ripensando a quei giorni di rinascita. Passa in rassegna tutti gli sport finché s’imbatte nella danza acrobatica: “che cosa c’è di più stimolante di una persona appesa a testa in giù, aggrappata a delle fasce che pendono dal soffitto e che può utilizzare solo la metà del loro corpo?”. Niente, naturalmente.
Trovata la disciplina che faceva al caso suo, Lauren si mette al lavoro: “Ho contattato diverse scuole, ma nessuno si decideva a darmi una possibilità. Quando stavo iniziando a pensare che fosse una cattiva idea, è arrivata una chiamata da una scuola chiamata Industry Aerial Arts: erano più che felici d’incontrarmi per scoprire che cosa avrei potuto fare”. Due anni dopo e nonostante il parere contrario del suo fisioterapista, “nel meraviglioso mondo dell’arte aerea” Lauren ha trovato la sua strada: “non solo sto in piedi per periodi di tempo sempre più lunghi, ma mi arrampico e sto appesa a testa in giù”.
Insomma, se fare l’acrobata prima era un sogno, poi una sfida con se stessa, oggi è quasi il suo lavoro a tempo pieno che ha soppiantato quello di graphic designer freelance. Le sue performance acrobatiche - “tutte ispirate all’amore” - sono tanto poetiche quanto precise e a vederla sospesa, bellissima, mentre una carrozzina vuota l’attende sul palco, viene la pelle d’oca. La sua è una lezione di vita, per tutti.
“Ciascuno di noi, nella vita, fa i conti con qualcosa che lo opprime - riflette Lauren che non ha paura di guardare le cose così come sono, senza orpelli -. Io mi confronto con la mia disabilità. Ma niente può fermarti, se non te stesso: se davvero vuoi qualcosa lotta per ottenerlo”. Lei, la sua battaglia, la combatte tutti i giorni a ritmo di danza, “ben consapevole di quali sono i miei limiti, di dove posso arrivare e quando mi devo fermare”. I traguardi si sposano sempre un po’ più in là, un’emozione dopo l’altra, in volo, con un sorriso grande così disegnato sul volto della ballerina: “Io voglio vivere una grande vita. Voglio arrivare così in alto che i miei nipoti e i loro figli possano guardarmi ed esclamare: wow, lo possiamo fare anche noi!”.
Copyright foto: Facebook@Lauren Watson
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