Kate Middleton: "no fly zone" su Anmer Hall
Kate Middleton ottiene il divieto per aerei e droni di sorvolare il cielo sopra la residenza di Anmer Hall. Nuovo risultato nella battaglia della Duchessa di Cambridge e del Principe William per difendere la privacy di George e Charlotte, ma l’opinione pubblica è divisa.
Kate Middleton continua la sua battaglia per la privacy dei regali rampolli e ottiene una “no fly zone” per Anmer Hall. Aerei e droni, infatti, dal mese di novembre non potranno più sorvolare il cielo sopra la sua casa di campagna e non potranno nemmeno avvicinarsi alla residenza dei Duchi di Cambridge entro 1,5 miglia.
Dopo la lettera aperta ai paparazzi, quindi, il Principe William e signora optano per una chiusura radicale di modo da essere più tranquilli (almeno) a casa propria visto che è proprio la caratteristica casa di mattoni rossi a Sandringham, nel Norfolk, il luogo dove William e Kate trascorrono la maggior parte del loro tempo in compagnia della piccola Charlotte e del principino George. E il dibattito è già partito visto che la richiesta sembrerebbe, a prima vista, un “vezzo da star” che richiama alla memoria la domanda analoga fatta da Bar Rafaeli per il suo sontuoso matrimonio.
In questo caso, però, non si tratta di un capriccio, almeno secondo il Ministero dei Trasporti che, accogliendo la richiesta, ha fatto sapere con una nota che il provvedimento si è reso necessario “in considerazione della sicurezza della famiglia reale”.
Effettivamente le incursioni dei paparazzi nella quotidianità di Kate e William sono un dato di fatto ma, altrettanto indubbiamente, non rappresentano una novità per la famiglia reale. La stessa Anmer Hall, infatti, non è nuova a questo genere di limitazioni visto che il divieto per i velivoli di sorvolare la zona è sempre stato comunque attivo nel periodo tra dicembre e marzo quando la regina Elisabetta e famiglia si spostano nella zona per celebrare le festività natalizie.
Un semplice prolungamento dunque? Sì, ma i sudditi non possono non discuterne.
Copyright foto: Kika Press