Moda: Ralph Lauren si dimette (da Ralph Lauren)
Ralph Lauren, il designer che ha scritto la storia della moda americana, lascia il ruolo di Ceo dell’azienda, che guida da 48 anni, a Stefan Larsson, veterano di H&M. Lo stilista resta presidente del brand.
Finisce una leggenda della moda americana con il saluto di Ralph Lauren che, dopo 48 anni alla guida della sua griffe, ha deciso di fare un passo indietro affidando il ruolo di Ceo a Stefan Larsson, veterano di H&M.
Il designer conserva per sé il ruolo di presidente e di direttore creativo ma, a 75 anni, decide di abbandonare la poltrona di amministratore delegato. Una rinuncia che non è un addio, come ha sottolineato lo stesso creativo sulle pagine del Wall Street Journal. “Sono entusiasta del mio lavoro e non me ne vado - ha spiegato infatti – ma la nostra è una società per azioni e noi abbiamo la responsabilità di avere la giusta leadership: Stefan porta qualcosa di speciale, ha la giusta sensibilità di progettazione e costruzione del business”.
E la sensibilità al business è qualcosa che Ralph Lauren conosce molto bene visto che è stato proprio il suo fiuto per gli affari a permettergli, quasi 50 anni fa, di lasciare il suo impiego tra i commessi di Brooks Brothers per seguire il suo sogno. Un sogno fatto di rinunce e di momenti bui, come il tumore al cervello per il quale ha rischiato di morire appena 40enne, ma che lui, figlio di ebrei immigrati dalla Bielorussia che ha vissuto la sua infanzia nella povertà del Bronx, ha sempre superato. Come? Credendoci, allora come oggi, con immutato entusiasmo.
“L’entusiasmo mi viene dalla gente – ha concluso annunciando il suo inatteso passo indietro - la stessa gente che mi ha chiesto come ha potuto un ebreo del Bronx creare cravatte alla moda per un élite di persone, senza avere soldi e appartenere a una classe alta. A loro ho risposto sempre allo stesso modo: ci sono riuscito perché avevo imparato a sognare".
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