Gravidanza e dieta Mediterranea, a Expo 2015
A Expo 201 5 si parla di dieta, di cucina Mediterranea e di consigli per le neomamme. Gli esperti rassicurano: per una donna incinta il nostro regime alimentare è meglio di qualsiasi integratore.
Il 18 settembre al padiglione Unione Europea dell'Expo si parlerà di dieta Mediterranea e salute (anche in gravidanza), alla scoperta di un mix di ingredienti e preparazioni che, al benessere e al sapore, unisce cultura, storia e tradizione. L'occasione è la quinta edizione del Forum Internazionale Dieta Mediterranea, evento organizzato tra gli altri dalla Camera di commercio di Imperia, con la partecipazione di 13 tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
In particolare, durane il workgroup Educazione alimentare e Dieta Mediterranea, basi formative per Expo 2015, coordinato da Riccardo Garosci, presidente del Comitato per l'educazione alimentare del ministero dell'Istruzione (e coordinatore dell'analogo Tavolo tematico per la Carta di Milano) il focus sarà l'importanza aiutare il consumatore a formare una personale cultura del mangiar sano, che permetta di evitare patologie legate al peso, con l'avanzare dell'età.
Quello del cibo come cura e piacere è un tema trasversale all'Esposizione di Milano, e la dieta Mediterranea ne è protagonista. Ad esempio, contiene tutti i nutrienti di cui ha bisogno una donna incinta, ha dichiarato la ginecologa Alessandra Kustermann, durante un incontro in Expo dedicato al corretto stile di vita della donna nella fase della gravidanza e dell'allattamento. "Se si segue una dieta completa l'uso estensivo di pillole e integratori durante la gravidanza non ha alcun fondamento scientifico. È un errore indotto dalla pubblicità, così come la necessità di pulire ossessivamente frutta e verdura con disinfettanti".
In questo caso, ha spiegato l'esperta, c'è una sola eccezione, quella della fase preconcezionale, quando l'acido folico è necessario a prevenire alcune malformazioni congenite del feto e va assunto sottoforma di integratore, anche se rispetto ad altri Paesi europei l'incidenza di questo problema in Italia non è alta.
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