Sveglio durante il trapianto di rene: primato a Torino

Per la prima volta in Italia è stato eseguito un trapianto renale senza anestesia generale, che il paziente non avrebbe potuto sopportare. L'intervento è andato bene.

Trapianto di rene da sveglio, cioè senza anestesia totale, perché rischiosa per il paziente: è successo a Torino.


Durante il trapianto era sveglio e poteva chiacchierare con i medici che, ne frattempo, gli stavano impiantando un nuovo rene. Ma, soprattutto, non ha sentito alcun dolore.

Per la prima volta in Italia un intervento di trapianto è stato eseguito senza anestesia generale, ma con sola anestesia combinata peridurale e spinale. Il paziente, un 38enne di Napoli è affetto dalla Sindrome di Alport, una grave insufficienza respiratoria, quindi non avrebbe retto un'anestesia generale.

L'equipe dell'ospedale Molinette di Torino ha quindi deciso di tentare l'operazione riducendo al minimo l'anestesia, unica strada per permettere l'impianto dell'organo. "Per la prima volta la tecnica dell'anestesia combinata peridurale e spinale, mai utilizzata prima per un trapianto. Ciò ha permesso al paziente di ridurre al minimo i rischi anestesiologici e di non avere necessità di rianimazione post-operatoria" hanno spiegato dall'ospedale.

Il donatore, un uomo di 41 anni, deceduto a Novara, oltre ai reni ha donato cuore, fegato e reni. L'intervento, avvenuto il 29 agosto, è durato circa 4 ore, è tecnicamente riuscito e ora il paziente è ricoverato nel reparto di Nefrologia.
 
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