Daniel Craig: James Bond è "misogino e sessista"

In un'intervista a Esquire, Daniel Craig prende le distanze da James Bond che definisce "misogino e sessista" oltre che "solo", alimentando i rumors che lo danno fuori dal set del prossimo appuntamento della saga.

Daniel Craig presto fuori dal set di James Bond che considera misogino e sessista. Nel frattempo sottolinea la svolta epocale della saga nell'aver scelto Monica Bellucci per il cast.


Daniel Craig ci tiene che si sappia: "James Bond è misogino e sessista". La presa di distanza dal personaggio nato dalla penna di Ian Fleming di cui il 47enne attore britannico ha vestito i panni in ben tre film dal 2006 ad oggi, arriva dalle colonne del magazine Esquire dove il protagonista si è sfogato in una lunga intervista che sta facendo discutere. Un fiume di parole in cui Craig da un lato spiega come ha cercato di edulcorare i difetti dell'agente 007, dall’altro ammette di essere un po' stanco di interpretarlo. Tra le righe filtrano i rumors che danno in forse la sua presenza nel prossimo film della saga. Un addio che non turberebbe più di tanto l’attore che a domanda, ha risposto lapidario: “ho una vita e voglio godermela. Ma staremo a vedere”.

Nel frattempo si augura “che il mio James Bond non sia così sessista e misogino come i precedenti. Il mondo è cambiato. Io non sono quel tipo di persona". E ancora: "James è un uomo solo: si porta a letto queste belle donne, ma poi loro lo lasciano. Una grande tristezza", afferma l'attore che fu l'agente di Sua Maestà per la prima volta in Casino Royale, nove anni fa, e che sarà ancora 007 al cinema dal 6 novembre, quando uscirà Spectre

Appuntamento che vedrà al suo fianco la più anziana Bond Girl dell'intera saga, la (bellissima) 50enne Monica Bellucci: un passo epocale, ha sottolineato Craig, nel cast della saga visto che James Bond era solito intraprendere amori tanto fugaci quanto intensi con donne giovanissime. 

Chissà se questo sfogo ha a che fare con i gossip che lo davano innamorato dell'attrice italiana, perché quello che a Craig non va giù è la natura sciupafemmine del suo personaggio, una colonna portante dai tempi che furono: da Roger Moore a Sean Connery, passando per Timothy Dalton e Pierce Brosnan, nei 24 film della saga nessuno si è mai sognato di metterla in discussione. Trasformarlo in un marito fedele e amorevole significherebbe stravolgere l’identità dell’agente 007. Per vedere come andrà a finire non resta che attendere, nel frattempo resta una certezza: "Non so se mi piacerebbe trascorrere troppo tempo con lui - dice Craig -. Al massimo una serata”.

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