René Angélil sogna una morte tra le braccia di Céline Dion
Dopo un anno di stop Céline Dion torna a cantare per dare forza al marito René Angélil, malato terminale di tumore, che le ha chiesto di farlo morire tra le sue braccia.
René Angélil e Céline Dion sono insieme da più di 20 anni, si conobbero quando la cantante aveva appena 12 anni.
Céline Dion torna sul palco pensando al desiderio del marito malato René Angélil: morire tra le braccia di sua moglie. Dopo un anno di stop la cantante torna sotto la luce della ribalta. L’occasione sarà il prossimo 27 agosto ma lei, da parte sua, ha ben altri pensieri.
Il compagno della sua vita sta morendo per un cancro alla gola che l’aveva già colpito nel 1990 e che è tornato, nel 2013, lasciando ormai poche speranze. Una storia di disperazione, malattia e vicinanza quella della cantante che ha deciso di dire basta alla vita pubblica per star vicina ogni istante all’uomo che ama. Perché mai come in questo caso ogni istante potrebbe essere l’ultimo. Solo che anche lui vuole la gioia della moglie e malgrado lei dicesse che non sentiva il bisogno di tornare a cantare lui ha insistito, l’ha spinta, l’ha sostenuta ed è riuscito ad essere l’artefice di questo ritorno che sognavano in molti.
“Voglio dedicare ogni briciola della mia forza e della mia energia alla guarigione di mio marito”, aveva raccontato pochi mesi fa. Ma adesso la guarigione pare impossibile e lei ha deciso di dedicargli questa imponente rentrée. Insieme da oltre 20 anni, d’altra parte, i due sono stati co-protagonisti del successo di lei. Dopo il primo incontro quando lei era appena 12enne, e lui a 38 anni le faceva da manager, René Angélil e Céline Dion hanno vissuto fianco a fianco gli anni d’oro del successo globale arricchendo la loro vita con i tre figli, René Charles (14 anni) e i gemelli Eddy e Nelson (4 anni). Ed è per "i suoi uomini" che adesso Céline torna sul palcoscenico, perché vuole essere forte anche per loro.
Parlando del marito e delle sue ultime volontà la cantante racconta delle conversazioni. “Io gli chiedo: Hai paura? Capisco, parlamene. E René mi risponde: Voglio morire tra le tue braccia. Così io gli dico: Va bene, morirai tra le mie braccia”. Ma adesso non è il momento per piangere. “Puoi avere le ginocchia che tremano – conclude infatti lei - ma quando qualcuno che ami cade e ha bisogno di aiuto non c'è tempo per piangere. Dopo sicuramente. Ma non ancora”. Adesso è il momento di tornare a cantare. Anche per far sorridere quel manager che è diventato il compagno di una vita.
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