Mel Gibson aggredisce una fotografa: “Mi sputava in faccia”
L’attore premio Oscar al cinema con la fidanzata 24enne Rosalind Ross aggredisce una fotografa del Daily Telegraph di Sydney. Lei racconta: “Mel Gibson mi sputava in faccia e mi chiamava cagna”, la polizia cerca testimoni.
Nuovo capitolo nelle avventure dell’iracondo Mel Gibson che, sorpreso da una fotografa in compagna della fidanzata 24enne, Rosalind Ross, diventa protagonista di un'aggressione in piena regola con tanto di spintoni, sputi e insulti.
Tutto è successo in una serata apparentemente normale nella quale l’attore premio Oscar ha optato per un cinema di tutto relax in compagnia della giovane compagna. Poco fuori dalla sala, però, l’andazzo dell’uscita si è improvvisamente modificato quando la coppia è stata avvicinata da una fotografa del Daily Telegraph di Sydney. Il divo australiano non ha gradito la presenza dei flash ed è andato su tutte le furie aggredendo – secondo quanto ha raccontato la diretta interessata – la giovane foto-giornalista.
"Pensavo che stesse per darmi un pugno in faccia - ha detto infatti Kristi Miller -. Mi sputava in faccia e urlava, mi chiamava cagna, dicendo che non ero nemmeno un essere umano e di andare all'inferno. Imprecava senza neanche prendere fiato". Attimi di panico, rabbia e concitazione interrotti – fortunatamente – dal provvidenziale intervento della compagna di lui, la 24enne campionessa Usa di volteggio equestre Rosalind Ross.
"È stato solo quando lei l'ha preso per una spalla e ha detto smettila – ha spiegato ancora la Miller - che lui si è fermato". La polizia di Sydney ha confermato che sono in corso indagini su un'aggressione a una fotografa, ma il 59enne attore si difende accusando la Miller di aver “invaso” il suo spazio “mancando di rispetto” nello scattare le foto.
Non si tratta della prima bufera mediatica per l’iracondo Gibson già accusato, per esempio, di affermazioni antisemiti e sospetta guida in stato di ubriachezza. Per formalizzare questa nuova accusa, ha fatto sapere un portavoce della polizia locale, si cercano testimoni in grado di confermare la dinamica dell’aggressione.
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