#Romasonoio: l'appello di Gassmann che ha risvegliato la Capitale
Alessandro Gassmann lancia su Twitter l'hashtag #Romasonoio e rivolge un appello ai cittadini: "Armiamoci di scopa, raccoglitore e busta per la mondezza e ripuliamo ognuno il proprio angoletto della città". Va da sé che, bene o male, nell'ultimo weekend di luglio ne hanno parlato tutti.
Alessandro Gassmann, l'attore romano da generazioni, ha deciso di passare ai fatti e sabato 25 luglio ha lanciato l’hashtag su Twitter #romasonoio con tanto di appello ai cittadini invitati a smettere di lamentarsi, scendere in strada e ripulire la Capitale. Dopo Milano, è successo anche a Roma. L'ultima domenica di luglio, cosi, la Capitale si riempie di cittadini in ciabatte e pantaloncini armati di scopa e paletta. D'altronde, vederla spiattellata sul New York Times, immortalata nel suo profilo peggiore - quello della pattumiera agli angoli delle strade - ha fatto un certo effetto a tutti.
"Noi Romani - ha twittato Gassmann - dovremmo metterci una maglietta con su scritto: 'Roma sono io', armarci di scopa, raccoglitore e busta della mondezza, e ripulire ognuno il proprio angoletto della città. Daremmo un esempio di civiltà a chi ci governa ed a chi ci insulta, ne andremmo fieri e obbligheremmo l'amministrazione a reagire. Roma è nostra, io da settembre appena in città, proporrò al mio condominio di dividerci i compiti, e scendo in strada, voglio vederla pulita. Diffondete questa iniziativa, fatelo anche voi, basta lamentarsi, basta insulti, facciamo!”. D’altra parte, ha concluso, “Le chiacchiere e i lamenti sono finiti...io faccio!".
Va da sé che, bene o male, ne hanno parlato tutti. Per le strade si sono visti romani comuni e romani celebri - tra quelli che hanno raccolto l’invito ci sono il sindaco Ignazio Marino, l'ex ministro Corrado Passera, il direttore del tg5 Clemente Mimun, la presidente della fondazione del museo Maxxi ed ex ministro Giovanna Melandri, il comico Enrico Bertolino e la ballerina e showgirl Rossella Brescia - tanto che a sera l’hashtag era infarcito di foto, ringraziamenti e messaggi di solidarietà.
Ma non solo, perché oltre all’orgoglio costruttivo, l’appello di Gassmann ha suscitato anche la rabbia degli abitanti che, riassumendo, si domandavano amareggiati: "Io pago le tasse perché la città venga pulita, non basta?”. Tanto più che l’attore ha lanciato l’appello ma in strada non è sceso dal momento che si trova all’estero. Dettaglio che fa notare la giornalista Francesca Fagnani con tanto di hashtag piccato: "Comunque Alessandro Gassman che dall'estero ci invita a scendere in strada e pulire Roma senza più lamentele è commovente #sobravitutti". Sulla stessa linea anche la collega Barbara Carfagna che ha cinguettato: “Caro Gassman pago l'Ama e devo pretendere pulizia. Non ho la Filippina da mandare a ramazzare e lavoro già”.
Insomma, tra chi in strada ci è andato e chi ha rosicato, a fine giornata l’hashtag ha realizzato l’obiettivo del suo ideatore: “Alla fine di questa giornata, - ha postato Gassmann a sera - possiamo dire che l'argomento degrado di Roma,sia stato al centro dell'attenzione nazionale! Avanti così”. A questo punto, dopo gli “straordinari” dei cittadini, la palla passa all’amministrazione, altrimenti "se #Romasonoio allora il sindaco che lo abbiamo a fare?" si domandava - non a torto - un romano.
Copyright foto: Twitter@Alessandro Gassmann
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