Quattro anni senza Amy Winehouse: in mostra le foto di famiglia
La rockstar fu trovata morta il 23 luglio 2011, a quattro anni di distanza il mito di Amy Winehouse resta vivo con il documentario (non autorizzato) e la mostra che svela i segreti di famiglia.
Il corpo di Amy Winehouse fu trovato senza vita il 23 luglio del 2011 nella sua casa di Camden. Le circostanze non furono mai del tutto chiarite.
Quattro anni senza Amy Winehouse, ma il mito della cantante resta più vivo che mai. Era il 23 luglio del 2011 quando il corpo dell’autrice di Back to Black fu trovato senza vita nella sua casa di Camden, in circostanze non ancora del tutto chiarite ma probabilmente legate all’abuso di alcol. Ma Amy non se ne è mai andata del tutto. Lo dimostra il docu-film (non autorizzato) Amy – The Girl behind the name e la mostra di scatti privatissimi prelevati direttamente dall’album di famiglia per essere esposti a San Francisco.
Nelle sale britanniche è finalmente arrivata la pellicola (in Italia sarà al cinema da settembre), acclamatissima all’ultimo Festival di Cannes malgrado il parere avverso dei famigliari della cantante scomparsa e soprattutto del padre Mitch Winehouse, ma anche dall’altra parte dell’Oceano i segreti di Amy vengono svelati.
L’occasione è Amy Winehouse: A Family Portrait, la mostra fotografica che è stata inaugurata il 23 luglio al Contemporary Jewish Museum dove si delinea la vita di questa giovanissima rockstar schiacciata da una popolarità globale arrivata all’improvviso e caratterizzata da immancabili alti e bassi che l’hanno portata a quella vita di eccessi conducendola a una morte prematura completamente inaspettata.
Per l’allestimento è stato chiamato il fratello Alex che, attraverso le immagini più private della famiglia Winehouse, svela l’aspetto più autentico di Amy a partire dal suo amore per la musica e la moda. Una passeggiata intima, un viaggio alla scoperta del suo lato meno conosciuto, insomma un’esposizione che dipinge vizi e virtù di un’Amy ancora sconosciuta a tutti tranne che alla sua famiglia più stretta. E il mito continua.
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