India: come Giulietta e Romeo tentano il suicidio al Taj Mahal
Shabnam Ali, 18 anni e il suo amato Rajveer Singh, 25, hanno tentato il suicidio davanti al mausoleo del Taj Mahal, in India perché, proprio come Giulietta e Romeo, ostacolati dalle rispettive famiglie che non accettano la loro unione. Ora sono fuori pericolo.
Tentato suicidio davanti al Taj Mahal: il problema sarebbe la diversa religione: lei è musulmana, lui indù.
Shabnam Ali, 18 anni e il suo amato Rajveer Singh, 25, sono i Giulietta e Romeo d’India. Mercoledì pomeriggio si sono tagliati la gola ad Agra, di fronte al Taj Mahal, il mausoleo tra le sette meraviglie del mondo moderno, costruito dall’imperatore moghul Shah Jahan per la sua adorata moglie.
Giovani, innamorati, ostacolati dalle rispettive famiglie che non li vogliono insieme: lei è musulmana, lui è indù, si amano dall’infanzia e ora che sono adulti, dopo inutili battaglie per stare insieme, hanno deciso di farla finita, mano nella mano, con un gesto plateale.
Ma un sorvegliante del Taj Nature Walk, il parco affacciato sul monumento dell’amore, ha notato la giovane coppia in una pozza di sangue, ha chiamato i soccorsi e ora i due sono all’ospedale, fuori pericolo, con la loro storia sotto gli occhi del mondo.
“Abbiamo provato in tutti i modi a convincere i nostri genitori che dovrebbero permetterci di sposarci, ma la religione è il più grande ostacolo", ha raccontato Rajveer al magistrato che è andato a trovarlo all’ospedale. "Abbiamo fatto questo dopo aver fallito in tutti i possibili modi per stare insieme. Non siamo riusciti a far incontrare e mettere d’accordo i nostri genitori, nemmeno dopo i tentativi di mediazione da parte di leader spirituali e parenti”.
La storia che raccontano i parenti di Shabnam è diversa: lei è un’insegnante di danza, lui è disoccupato e questo sarebbe il motivo per cui le nozze non sono cosa gradita. Fatto sta che, se in un primo tempo, sembrava che il patto suicida avesse convinto le famiglie e rivedere le loro posizioni, in serata erano punto a capo, con l’una che accusava l’altra di tentato omicidio. Insomma, per dirla come i bravi di Manzoni, pare proprio che "questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai".
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