Venezia: il tornado visto dal finestrino dell'auto

Il tornado che si è abbattuto su Venezia era di forza 4 in una scala da 1 a 5. Un morto, 30 feriti, tetti scoperchiati, auto nei canali, alberi sradicati e alcune ville venete danneggiate. A documentare la potenza c'è il video girato da Carlotta Menegazzo che era in macchina con suo padre.

Carlotta Menegazzo e suo padre erano in auto quando si sono ritrovati davanti al tornado.

Venezia come i Tropici: il tornado che mercoledì 8 luglio ha vorticato nei cieli di Dolo e Mira, alle porte del capoluogo, era di forza 4 in una scala da 1 a 5. Venti fino a 300 chilometri orari, trenta i feriti, un morto nella Riviera del Brenta: la sua auto è stata sollevata da terra, poi è precipitata come un masso sull’asfalto. Altre vetture sono finite nei canali. I tetti si sono staccati come quelli delle case giocattolo, gli alberi si sono sradicati, i fili della luce strappati. Alcune ville venete sono state danneggiate. Il meteo l'aveva previsto: l'addio dell'anticiclone africano soprannominato Flegetonte sarebbe stato rimpiazzato da violenti temporali. Di certo, però, nessuno s'immaginava qualcosa di simile anche se Venezia è la città più toccata da eventi di questo tipo: il tornado che si formò nei cieli veneti nel 1930 raggiunse forza 5, con venti superiori ai 500 all'ora. 

Per farsi un’idea dell’inferno che l'8 luglio 2015 hanno vissuto quelli che si sono ritrovati sotto quel cielo nero con un mostro gigante che si muoveva come un fantasma, c’è il video che Carlotta Menegazzo ha postato su Facebook visto da più di un milione di persone e rimbalzato da un tg all'altro: la fuga dal mostro del cielo, 2 minuti e 23 secondi di terrore, una bestemmia. Carlotta è in macchina con suo padre, il tornado è davanti a loro, la pioggia sempre più forte, le cime degli alberi piegate, per aria vola di tutto. L’auto va avanti, poi si ferma, va in retromarcia, scappa, poi fa inversione, il tornado prosegue il suo cammino, li sfiora, poi li ignora.

Tutto è bene quel che finisce bene, papà e figlia sono tornati a casa sani e salvi, Carlotta ha postato il video sul social. E ha scatenato un nuovo tornado. Tra chi criticava la bestemmia, chi li accusava di essere cercatori di tornado, chi di aver pensato a riprendere il video più che a salvarsi la pelle, il can can è andato avanti per ore. 

Alla fine Carlotta ha deciso di mettere i puntini sulle i: “Vorrei SOTTOLINEARE il fatto che mio papà non é un imbecille, un cretino, un coglione, un incosciente, ma un padre che voleva portarmi sana e salva a casa e documentare l'avvento straordinariamente orribile. Vorrei vedere chi in quel momento non avrebbe imprecato Dio o qualsiasi altra cosa vedendosi dinanzi un titano di vento! É sbagliato, AVETE RAGIONE, ma non potete nemmeno criticarci in questa maniera dal momento che siamo persone che rispettano voi e vogliamo essere rispettati! Abbiamo documentato un fatto, nulla di più! Siete voi gli imbecilli che accusano un padre dal sangue ghiacciato ad avermi spinta contro la morte! Vergognatevi e restate al vostro posto come noi restiamo al nostro”. E visto quello che avete rischiato, meno male che ci siete tornati, al vostro posto.

Copyright foto: Facebook@Carlotta Menegazzo
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