Oscar 2015: tutte le statuette

L'87esima edizione degli Academy Awards ha incoronato Birdman che si è aggiudicato quattro statuine. Trionfo anche per Julianne Moore, Eddie Redmayne, Patricia Arquette e J.K.Simmons. 


Gli attori vincenti: J.K. Simmons, Eddie Redmayne, Patricia Arquette e Julianne Moore.


Verrà ricordata come la cerimonia di Birdman: quattro gli Oscar - tra cui miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura originale e miglior fotografia - assegnati alla pellicola firmata dal regista messicano Alejandro Gonzáles Iñáritu sul percorso di un attore sul viale del tramonto che aveva aperto il festival di Venezia. 

Confermato anche il (prevedibile) successo della bella Julianne Moore per l'interpretazione del dramma sull'Alzhaimer in Still Alice così come quello del collega Eddie Redmayne per la sua notevole parte di Stephen Hawking, il fisico affetto da SLA, recitata in la Teoria del tutto

Soddisfazione a metà per The Grand Budapest Hotel, il visionario e onirico di Wes Anderson che ha ottenuto quattro statuette ma solo tecniche: per i costumi - andato alla pluripremiata Milena Canonero al suo quarto Oscar -, per la colonna sonora - firmata dal francese Alexandre Desplat, per il make-up e per la produzione

Non ha convinto più di tanto la giuria Boyhood, il film di Richard Linklater che per 12 anni ha ripreso la vita di un ragazzo, accompagnandolo dai sei ai 18, che ha conquistato solo una statuetta andata a Patricia Arquette decretata la migliore attrice non protagonista. Il collega J.K. Simmons è invece il migliore non protagonista per Whiplash.

Selma, la pellicola che ha affrontato il tema dei diritti delle minoranze etniche e le marce antirazziali che era nella rosa per il titolo di miglior film, si è invece aggiudicata la statuetta per la Glory, la miglior canzone interpretata da John Legend e Common.

La rivelazione è Graham Moore che a soli 31 anni ha ottenuto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di Imitation game, la pellicola su Alan Turing, il matematico che riuscì a decifrare il codice nazista Enigma ma che dopo la guerra fu condannato a causa della sua omosessualità.


Copyright foto: Kika Press

Miglior attore 


Eddie Redmayne si è guadagnato l'Oscar come Miglior Attore Protagonista in "La teoria del tutto".


Alla fine ha vinto lui la statuetta come miglior attore, il giovane britannico 33enne Eddie Redmayne, al debutto fra i nominati grazie alla sua parte in La teoria del tutto di James Marsh. Vestire i panni di Stephen Hawking, il grande astrofisico affetto dal 1963 da una malattia degenerativa del motoneurone, non è stata certo un'operazione semplice. Ci sono voluti 6 mesi di preparazione e un solo incontro con Hawking appena 5 giorni prima di girare''Mi ha colpito soprattutto per la sua capacità di emanare intelligenza e humour'' ha dichiarato l'attore nelle interviste prima di essere decretato il miglior attore del 2015.

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Miglior attrice non protagonista


A convincere la giuria è stata Patricia Arquette e la sua interpretazione in Boyhood.


C'erano grandi aspettative intorno a Boyhood, la pellicola di Richard Linklater che più che un film assomiglia a un esperimento sociologico. L'unica certezza, però, è stata lei, Patricia Arquette, che ha conquistato la statuetta come miglior attrice non protagonista

Al momento di ritirare il premio ha fatto alzare in piedi il pubblico per applaudire Meryl Streep e Jennifer Lopez: al centro del suo discorso i diritti delle donne americane, primo tra tutti quello ad avere uguali trattamenti economici sul lavoro. 

Ma la rivelazione arriva dalla sala stampa, dove la Arquette ha svelato il progetto per portare sanitizzazione ecologica in posti remoti nel mondo che la vede coinvolta e le ruba tutto il tempo: "Stamattina - ha raccontato -, invece che farmi una stupida manicure mi sono occupata del sito GiveLove.org. Non ho mai pensato di ottenere un Oscar, ma ho sempre pensato che nella mia vita avrei aiutato gli altri, l'ho fatto in passato, lo farò in futuro". 

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Miglior attore non protagonista


J.K. Simmons ha vinto la statuetta con l'interpretazione in "Whiplash".


L'Oscar a J.K. Simmons decretati il migliore attore non protagonista in Whiplash - pellicola che si è aggiudicata anche il premio per il miglior sonoro - ha aperto la cerimonia dell'Academy Awards edizione 2015 con una piccola gaffe di Lupita Nyong'o che, nel consegnare la statuetta al premiato, l'ha accolto con la domanda "The actor goes?" anziché con la rivelazione "The Oscar goes". Una scivolata recuperata con nonchalance, eclissata anche dal suo meraviglioso abito di perle firmato Calvin Klein Collection che catalizzava l'attenzione della sala.

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Miglior film, regia, sceneggiatura e fotografia


Il regista messicano Alejandro Gonzales Inarritu ha conquistato la statuetta più ambita.


Poker d'assi per Birdman, il film firmato dal regista messicano Alejandro Gonzáles Iñárritu che si è aggiudicato l'oro per il miglior film, la miglior regia, la migliore sceneggiatura originale e la migliore fotografia. La black comedy che racconta la storia dell'attore, Riggan Thomson (interpretato da uno straordinario Michael Keaton rimasto a bocca asciutta), che arrivato ad una certa età non riesce a liberarsi del suo passato cinematografico da supereroe, ha convinto la giuria più di qualsiasi altro. 

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Miglior attrice


Secondo le previsioni l'attrice Julianne Moore ha visto l'Oscar come Miglior Attrice in "Still Alice".


È Julianne Moore, all'anagrafe Julie Anne Smith, nei panni di una professoressa di linguistica alla Columbia alla quale viene diagnosticato l'Alzheimer, la miglior attrice agli Oscar 2015. Still Alice conquista la giuria e consacra l'attrice che non aveva ancora mai vinto la statuetta d'oro. "La gente malata di Alzheimer ha bisogno di essere vista perché occorre cercare una cura", ha detto l'attrice sul palco, ritirando il premio con commozione. "Ho letto un articolo in cui si dice che vincere l'Oscar allunga la vita di 5 anni - ha scherzato - se è vero vi ringrazio molto perché mio marito è più giovane di me".

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Miglior sceneggiatura non originale


Con The Imitation Game, Graham Moore si è aggiudicato la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale.


È la rivelazione di questi Academy Awards: Graham Moore, a soli 31 anni, ha vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di Imitation game, la pellicola su Alan Turing, il matematico che riuscì a decifrare il codice nazista Enigma ma che dopo la guerra fu condannato a causa della sua omosessualità. 

Graham, anch'egli omosessuale, ha ritirato il premio facendo commuovere il pubblico: "A 16 anni ho tentato di uccidermi perché mi sentivo strano e diverso. - ha raccontato il giovane sceneggiatore - Ora sono qui, anche per Alan Turing che non ha avuto possibilità di salire su un palco come questo a far sentire la sua voce. Dico ai ragazzi come me: non vergognatevi di essere diversi e fate sentire la vostra voce, passate il messaggio perché a nessuno venga in mente di tentare il suicidio per la sua diversità".


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Miglior film straniero


L'Oscar per il miglior film straniero è andato al polacco "Ida", film diretto da Pawel Pawlikowski.


La tanto desiderata statuetta che la Polonia ha sfiorato per ben dieci volte, finalmente è arrivata: Ida, di Pawel Pawlikowski ha vinto il titolo di miglior film straniero raccogliendo l'eredità de La Grande Bellezza che, invece, trionfò nella scorsa edizione degli Oscar. Già trionfante agli European Film Awards - dove ha vinto per film, regia, sceneggiatura e fotografia -, la storia che racconta la novizia diciottenne della Polonia del 1962, girata in bianco e nero e in formato 4:3 ha dimostrato che osare premia.   

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Migliori costumi


La costumista italiana Milena Canonero si è aggiudicata l'Oscar con Grand Budapest Hotel.


Era in lizza per il miglior film e invece The Grand Budapest Hotel, ha portato a casa quattro statuette tecniche: quella andata a Milena Canonero per i migliori costumi ha confermato il talento di un habitué degli Oscar. La Canonero, infatti, ha già vinto negli anni passati con Barry Lyndon, Momenti di gloria e Marie Antoniette

Sintetica perché "timida", la Canonero ha ritirato l'Oscar senza troppe parole: ha ringraziato Wes Anderson, per questo e per i film precedenti con cui hanno collaborato - Life Acquatic e Darjeeling Limited -: "sei come un direttore d'orchestra, un compositore, sei la nostra fonte di ispirazione" ha dichiarato la costumista torinese che non si è presentata in sala stampa per commentare la sua vittoria.

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Miglior corto documentario


"Crisis Hotline: Veterans Press 1" di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry è il miglior corto documentario.


Crisis Hotline: Veterans Press 1 di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry si è invece portato a casa il premio Oscar 2015 per il miglior cortometraggio documentario vincendo contro Joanna di Aneta Kopacz, Nasza klatwa di Tomasz Sliwinski, La parka di Gabriel Serra, White Earth di Christian Jensen. Dal palco, le due registe Goosenberg Kent e Perry, dopo aver ringraziato tutti quelli che hanno contribuito al successo hanno dedicato la vittoria al figlio morto suicida, rimarcando quanto sia importante parlarne.

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Miglior corto animato


Kristina Reed e Patrick Osborne hanno vinto per il miglior corto animato con "Feast".




Successone per la Disney che, dopo l'Oscar per il miglior film d'animazione dell'anno scorso vinto con Frozen - Il regno di ghiaccio, all'87sima edizione degli Academy Awards si sono aggiudicati il premio per il miglior corto d'animazione con Feast, la storia del cane fedele e goloso che, come il suo padrone, ai cibi sani preferisce patatine fritte, polpette e salse varie. 


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Miglior canzone


"Glory", la canzone di Selma, ha aggiudicato a John Legend e Common l'Oscar.


Le nomination di Selma - La strada per la libertà erano di quelle importanti: film e canzone. A convincere la giuria però, è stata Glory, la canzone originale di John Legend e Common. La pellicola che ha toccato il tema dei diritti delle minoranze etniche e delle marce antirazziali farà discutere, vista la clamorosa esclusione di Ava DuVernay dalla cinquina dei registi finalisti.  "La lotta per la libertà e per la giustizia va avanti", ha detto il cantante che ha anche ricordato che "viviamo nel paese con più gente incarcerata del mondo".  

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Miglior corto


"The phone call" di Mat Kirkby e James Lucas ha vinto l'Oscar come miglior corto.


L'inglese The Phone Call, diretto da Mat Kirkby e interpretato da Sally Hawkins nel ruolo di una centralinista di una linea di aiuto psicologico che riceve una chiamata da un uomo misterioso, è il miglior cortometraggio del 2015. A ritirare il premio sul palco sono saliti Mart Kirkby e James Lucas, che hanno scherzato sulla pesantezza delle statuette prima di ringraziare il pubblico.

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Miglior film d'animazione


"Big Hero 6", regia di Don Hall e Chris Williams ha vinto come Miglior film d’animazione.


Il miglior film d'animazione è Big Hero 6, la commedia d’avventura ricca d’azione sull’enfant prodige esperto di robot Hiro Hamada, che impara a gestire le sue geniali capacità grazie a suo fratello, il brillante Tadashi e ai suoi amici. A ritirare il premio Don Hall, Roy Conli e Chris Williams

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