Yanis Varoufakis, l'icona sexy, dice addio al ministero greco

Per la gioia di Bruxelles che non lo sopportava da tempo e per lo sconforto di chi, quando parlava più che ascoltarlo, stava a guardarlo, il 54enne Yanis Varoufakis, ministro delle finanze del governo di Alexis Tsipras, ha fatto un passo indietro. Eppure c’è da scommettere che il mastino del premier non verrà dimenticato tanto facilmente. Non solo in Grecia, ma perfino in quella Germania che s’innamorò di lui quando lo scorso febbraio andò a presentare il suo programma, ma fu notato per il suo stile e aplomb: “trasuda virilità classica come i busti greci” scrisse la tedesca Stern. Marietta Slomka, dalle telecamere della tv pubblica Zdf, lo paragonò a Bruce Willis: "Varoufakis è senz'altro un uomo pieno di carisma. Lo vedo bene come protagonista di un film come Die Hard". Die Welt addirittura scrisse: "quello che che fa di Varoufakis un'icona sexy è la sua testa calva, il suo stile cool, la sua aria muscolosa e la sua moto Yamaha”. E aggiunse: "Anche se i debiti della Grecia stanno creando un sacco di stress, il nuovo ministro delle Finanze è un tipo tutt'altro che noioso". E decretò: "È  nata una stella". Anche la rivista di moda Stylebook disse la sua in merito: "Il suo stile cool è qualcosa da non perdere" con tanto di titolone: "Povero ma sexy". 

Insomma, avevano (quasi) tutti gli occhi a cuore per quel professore di teoria economica prima all'università di Atene e poi a quella di Austin, in Texas, che poco dopo la mezzanotte del 5 luglio ha rassegnato le sue dimissioni con un tweet. Di certo, il suo aspetto non è passato inosservato. Anche tra chi, come The Independent ha scritto “Sembra un buttafuori che chiede documenti” e chi, in Italia, l’ha chiamato per mesi il “Checco Zalone greco“. Da parte sua, stare al centro della scena glamour non gli dispiaceva per nulla: vedi le foto su Paris Macht abbarbicato alla sua super cool Danae Straton, sulla terrazza della loro casa affacciata al Partenone. Ritratto che ad Atene non gradirono e che lo costrinse a chiedere scusa per essersi fatto prendere la mano.  

Motociclista dalle magliette attillate e il sorriso beffardo, Varoufakis non andava per il sottile: a poche ore dall’apertura delle urne ha liquidato i creditori di Atene accusandoli di terrorismo. Tanto che nel suo cinguettio di addio ha specificato: ”Considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum di ieri e porterò con orgoglio il disgusto dei creditori". A questo punto, c’è da scommettere che il suo corso all’università, il prossimo anno, avrà un’impennata d’iscrizioni.