Greta Menchi, la youtuber compie 20 anni e scatena la rete

Greta Menchi ha un piercing sulla lingua e un anellino al naso, i capelli “colore del mare” e ama parlare di sé, raccontare quello che le passa per la testa e quello che la vita quotidiana le suggerisce. Il 4 giugno ha compiuto 20 anni e la rete è andata in tilt. Il (giovane) popolo di YouTube ama il suo MBG, il canale (ma non è l'unico perché ne ha altri, oltre un blog e le consuete pagine social) dove dispensa pillole di filosofia 3.0. Della serie: “la vita è una montagna russa”, “sii forte, metti i vestiti più belli se una mattina non hai voglia di svegliarti, sistemati e mettiti a tuo agio con te stesso. Devi andare contro quel muro, non scappare”. E dove racconta le sue esperienze di vita ordinaria: sull'autobus, dal parrucchiere, con le amiche e agli Awards a cui viene ormai regolarmente invitata.     

Cresciuta tra Harry Potter e il nuoto agonistico, il liceo scientifico e Under Pressure dei Queen, Greta non prepara i suoi video, improvvisa e fa tutto da sé, dalla registrazione al montaggio al punto che la sua stanza, racconta, “sembra uno studio di registrazione, con fogli e luci ovunque”. E anche se essere una youtuber non le da certo uno stipendio, questo è quello che le piace fare. Il resto verrà da sé, perché "nel web non esistono raccomandazioni, se non piaci al tuo pubblico c'è poco da raccomandare, amo il Web per questo motivo" assicura a proposito delle polemiche che hanno investito il suo collega Francesco Sole.

“Mi avete dato una cosa magica, un modo per esprimermi, raccontare di me, di tutto, confrontarmi, un posto dove essere me stessa. Un diario magico che condivido online e mi fa sentire parte di qualcosa che sento vicino” scrive ringraziando i suoi più di 250mila “ippogrifi” che la seguono e le hanno fatto il regalo più bello. 

Un diario creato nel marzo 2014 che nel giro di pochi mesi ha racimolato milioni di visualiazzioni e centinaia di migliaia di iscritti. Una finestra sulla sua generazione, i suoi gusti, le sue attitudini e aspirazioni. Una generazione cresciuta respirando la precarietà del futuro prossimo e che davanti a uno schermo, ascoltando Greta che la racconta, si sente rappresentata.