Hugh Jackman: quattro tumori alla pelle in 18 mesi
L'attore australiano Hugh Jackman ha scoperto di avere un cancro alla pelle quasi per caso e, in 18 mesi, è stato già operato quattro volte. Ma la malattia non c'entra nulla con l'addio a Wolverine (che comunque ci sarà).
Sembrava un innocuo graffio ma tardava (troppo) a rimarginarsi, per questo Hugh Jackman si è sfilato gli artigli da Wolverine e ha fissato una visita medica. Diagnosi: tumore. "È sempre uno shock sentire la parola cancro - ha spiegato recentemente lui – ma per un australiano è una cosa molto comune. Sono cresciuto senza mai mettere la protezione solare e quindi ero un ottimo candidato per questa malattia". Malattia che lo costringe a visite trimestrali e per la quale, a diciotto mesi dalla scoperta, si è già sottoposto a quattro diversi interventi: tre sul viso e uno sulle spalle.
Nella difficoltà, però, il bell’attore sa di potersi considerare fortunato. Si tratta, ha detto, di un "carcinoma basocellulare che è il cancro alla pelle che si desidera avere, quando si scopre di averne uno. Sai che crescerà, ma devi solo rimuoverlo". Per questa la sua nuova normalità è fatta di visite e di operazioni chirurgiche ma lui non rinuncia all’ottimismo. "Mi sottopongo a controlli ogni tre mesi, per me ormai è la normalità – dice, semplicemente - e il medico mi dice che se questa è la mia croce da sopportare nella vita, posso ritenermi fortunato". Fortunato e positivo ma anche consapevole, per questo Jackman ha deciso di impegnarsi concretamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni causati dal sole creando una linea di protezioni solari dedicate ai bambini.
E poi? E poi un netto colpo di freno nella vita professionale, rallentando un po’ i ritmi e soprattutto appendendo al chiodo gli artigli del suo personaggio più famoso. Addio, quindi, a Logan/Wolverine che interpreterà “per l’ultima volta” (la nona in 17 anni) in Wolverine 3. “Cerchiamo di essere onesti – ha sottolineato allo show del Dr. Oz - sono già 17 anni. Non ho mai pensato che potesse durare un milione di anni quindi sono molto grato ai fan che mi hanno dato l’opportunità di farlo fino ad ma sento proprio che questa è la maniera più giusta di concludere”. Detto, fatto?
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