Expo 2015: regole (e astuzie) per vendere moda agli stranieri
AGF group e Ascom Varese, aspettando il taglio del nastro di Expo 2015, spiegano le strategie per vendere ai clienti stranieri del fashion retail. Per esempio: lo sapevate che ai più di 60mila giapponesi che saranno in visita a Milano, secondo i dati Explora, non si deve mai restituire la carta di credito con una mano sola?
Volete vendere una maglia a un cliente arabo? Meglio offrirgli prima un caffè. Sperate che il giapponese appena entrato in boutique acquisti quel paio di scarpe? Assolutamente vietato chiamare il collega con urlo. E attenti ai cani se desiderate diventare una meta per lo shopping dagli Emirati Arabi. Ecco alcune delle regole proposte da Ascom Varese in collaborazione con AGF group, per accogliere al meglio i clienti-visitatori di Expo con il corso di formazione, riservato agli addetti ai lavori, Vendere a persone di diversi paesi.
Mentre il count-down in vista dell’inaugurazione di Expo 2015 si fa sempre più concitato, e i commercianti lombardi aspettano che Milano e le zone limitrofe siano prese d’assalto dai turisti stranieri, meglio farsi trovare pronti perché l’Esposizione Universale non riguarderà solo cibo e alimentazione ma, auspicabilmente, coinvolgerà tutte le eccellenze del Made in Italy tra cui, sicuramente, la moda. Per riuscire, però, a conquistare una clientela culturalmente distante da quella abituale è meglio non farsi trovare impreparati ed ecco che le lezioni rivolte ai commercianti della zona insegnano qualche piccola astuzia di vendita.
Lo sanno bene, d’altra parte, tutti i venditori: non tutte le sedute di shopping sono uguali e lo scopo è sempre quello di far sentire il cliente a proprio agio. Ma lo sanno ancora meglio i consulenti della rete di psicologi specializzata appunto nelle risorse umane e nel marketing delle strutture commerciali che, dopo aver aperto nel 2009 l’agenzia AGF group, hanno pubblicato proprio nel mese di marzo il saggio Vendere agli stranieri nel Fashion Retail.
E scorrendo le pagine si scoprono informazioni importanti in vista degli arrivi dei visitatori esteri in Italia per Expo che, stando ai dati anticipati dalla società Explora creata da Expo con Camera di Commercio e Regione per la promozione turistica, potrebbero essere quasi 8 milioni (dei 20 milioni complessivi). Tra questi ci saranno probabilmente un milione di cinesi ai quali, in boutique, sarà meglio consigliare capi rossi e non bianchi (colore del lutto) e più di 60mila giapponesi ai quali sarà d’obbligo restituire la carta di credito tenendola con due mani in segno di rispetto. E anche se i russi saranno un po’ meno del previsto a causa della crisi economica quando ci si confronterà con loro sarà obbligatorio concedergli tutto il tempo di discutere dell’acquisto con chi li accompagna.
Insomma: venditore avvisato, shopping assicurato.
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