Medici senza Frontiere: #MilioniDiPassi per aiutare i rifugiati

L’iniziativa social #MilioniDiPassi promossa da Medici Senza Frontiere coinvolge tutti e invita a postare uno shoe-selfie per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno migratorio, un argomento di tragica e stretta attualità.

#MilioniDiPassi è l'iniziativa social promossa da Medici Senza Frontiere per sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso uno shoe-selfie.

 

Quanti passi siamo disposti a fare per aiutare chi ne ha bisogno? Inizia da questa semplice domanda la campagna #MilioniDiPassi promossa da Medici Senza Frontiere che invita tutti a condividere online uno shoe-selfie e un messaggio per raccontare, in formato 2.0, storie di speranza e paura. Tra passi avanti per dare un aiuto concreto e passi indietro per tornare a prestare soccorso, l’associazione umanitaria internazionale ha al suo attivo #MilioniDiPassi ma, per poter continuare a coprire chilometri, chiede il sostegno di tutti. E lo fa con un’iniziativa social destinata a piacere specialmente alle fanatiche di scarpe e scarpine. 

Sul sito (e attraverso l’app gratuita) tutti sono invitati a postare immagini delle loro calzature che, per una volta, si allontano dalla dorata cornice del fashion per mostrare la loro funzione più concreta. “La fuga di milioni di persone da guerre e povertà – si legge sul portale creato ad hoc - è una delle crisi umanitarie più gravi del momento. Nei diversi paesi in cui operiamo, sfollati, rifugiati e migranti hanno tutti bisogno di assistenza sanitaria, sostegno psicologico e protezione. Non sono criminali ma persone costrette a lasciare le loro case perché la fuga è la loro unica possibilità di sopravvivere”. 

Lo dimostrano le storie raccontate on-line come quella di XY, contabile siriano 34enne, costretto a lasciare moglie e quattro figli per imbarcarsi su un peschereccio verso l’Italia. Ma il peschereccio, come dimostra la cronaca di questi giorni, spesso non è un mezzo sicuro e infatti ha iniziato ad imbarcare acqua costringendo chi poteva a gettarsi in mare in cerca di salvezza. “Non so dire quanto tempo sono rimasto in acqua – racconta XY - ho visto una bambina piccola che galleggiava grazie al giubbotto, l’ho presa con me ed entrambi siamo stati tratti in salvo da una scialuppa che ci ha portato poi sulla grossa nave. I genitori non li hanno salvati. Alcuni hanno detto di averli visti sul peschereccio insieme ad un altro bambino di 10 anni. Nessuno dei 3 si è salvato”. 

Il fenomeno migratorio ha ormai assunto proporzioni allarmanti e lo scopo dell’associazione è proprio quello di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica per fare, tutti insieme, un passo avanti. Basta un selfie.


Copyright foto / video : Medici Senza Frontiere.it / YouTube

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