L'altra faccia (tenera) di Mario Balotelli
A dipingere un Super Mario "più riservato e più dolce di quel che appare" che "prima di essere attaccato attacca. Ma un cuore ce l'ha" ci aveva già pensato Fanny Neguesha in un'intervista a Verissimo a poche ore dalla partenza per L'isola dei famosi (abbandonata poi all'improvviso).
Emanuele Zanetti - per tutti Lule - è il suo migliore amico e per descriverlo usa gli aggettivi: generoso, sereno e semplice. Uno "che mi sfida, gioca e vince a ping pong e col calcio della Play Station". E ancora: "per Mario sbagliare una partita è come commettere un reato. Se ascolta i Club Dogo prima di giocare lo fa per caricarsi, se non esulta è perché segnare è il suo mestiere ed è concentrato. Se compra auto è perché ha una passione che si può permettere. Che male c’è? Perché nessuno parla della beneficienza che fa?". Michela, la moglie di Lule, precisa: "Non troverai mai Mario sciatto e trasandato: è sempre profumato, ben vestito e ingioiellato ma non è ostentazione. Si piace, si vuole bene e non lo nasconde. Perché dovrebbe? Che cosa c’è di male?". Effettivamente nulla.
Tra chi mai ha dubitato c’è Don Mario Cotelli, l’allora parroco dell’oratorio di sant’Andrea (oggi sta a Flero, il campetto in mezzo al niente di Andrea Pirlo) che ha scommesso su Mario non appena l’ha conosciuto, in prima media, quando gli ha letto negli occhi, nel cuore e nei piedi "una consapevolezza del talento fuori dalla norma: ha sempre saputo di essere bravo e dove voleva arrivare. L’ambiente difficile l’ha spinto a crederci ancora di più, non certo a isolarsi o, peggio, a fare l’attaccabrighe. I suoi genitori sono persone autentiche, corrette, sobrie, gli hanno trasmesso i valori veri. Era l’unico ragazzino senza cellulare, sempre disponibile. Io non credo al Mario esagerato dei giornali, ora che guadagna molto può togliersi qualche sfizio". Perché non smentire le cattiverie, allora? "Che bisogno c’è di smentire le bugie? Mario crede in se stesso e chi lo ama sa di che pasta è fatto. Il resto non conta".
È Andrea Gnutti, un altro amico d'infanzia di Mario a spiegare come va per davvero: "Mario lascia che la gente creda ai pettegolezzi perché non vuole che si curiosi dentro la sua corazza dove vive un ragazzo sereno, solare, per nulla malizioso, trasparente. Per noi rimane "Puma" o "Mariolì". Tutto il resto è solo rumore.
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