Sottomissione psicologica: come ritrovare l'equilibrio di coppia

Si dice che, nelle coppie, sia normale che una persona tenda a dominare l'altra psicologicamente. Forse, ma quando il rapporto è troppo sbilanciato, la vita quotidiana diventa opprimente e fonte di angoscia. Come ritrovare una relazione equilibrata?

Il rapporto di sottomissione si instaura gradualmente nella coppia.

Cosa significa sottomissione psicologica?

Il vostro partner tende a monopolizzare la conversazione e a rubarvi la parola. Oppure siete sempre voi a lavare i piatti, mentre lui resta comodamente sdraiato davanti alla TV. Tra l'altro, è sempre lui ad avere il monopolio del telecomando. E in fondo, il programma che guardate vi è indifferente... siete sottomesse? Non necessariamente. Il rapporto dominante-dominato è spesso più complesso. Si tratta di una dipendenza forte, anche per chi ha il ruolo del dominatore: chi sottomette, infatti, vive la perdita del controllo come una minaccia, per sé e per la coppia, anche se dall'esterno può dare l'impressione di essere più libero. Essere dominatore non significa amare meno dell'altro (finché si può parlare di amore), e viceversa. La passività, la collaborazione e l'apparente mancanza di ribellione, inoltre, possono essere una forma di sottomissione solo apparente. 

Perché ci si lascia sottomettere? 

Non è facile dare una risposta. Ogni coppia è un caso specifico. Ma ci sono comunque degli elementi comuni. Le persone sottomesse cercano spesso un ritorno all'infanzia, protezione e sicurezza. Chi le domina, invece, ha paura dell'abbandono, della separazione, e a volte nasconde il desiderio di essere sottomesso a sua volta.
In generale, si dice che gli uomini siano dominatori e le donne sottomesse. Capita, ma non è la regola, soprattutto in una società in continua evoluzione come la nostra. Tutto dipende dal proprio vissuto, dal proprio profilo psicologico e dalle dinamiche che si instaurano all'interno della coppia.

I rischi

In molti casi, il rapporto di sottomissione si sviluppa progressivamente, e finisce per andare bene alla coppia. Il meccanismo fa comodo a entrambi, e capita che il dominatore si lasci dominare in alcuni ambiti.
Per un po', tutto va (più o meno) bene: ognuno trova il suo equilibrio, sempre che le reazioni non superino un certo limite, non diventino opprimenti. Ma a poco a poco, gli eventi esterni o un cambiamento (i figli che vanno via di casa, la pensione...) alterano questo equilibrio. Non ci sono più scappatoie: si è rimasti in due, si invecchia, e quello che prima era sopportabile, magari anche benvenuto, può gradualmente diventare intollerabile. E quando la persona sottomessa cerca di ribellarsi, il dominatore può diventare ancora più possessivo e schiacciante, instaurando un circolo vizioso. 

Come evitare di instaurare un rapporto di sottomissione?

Nella coppia, è normale essere più esperti del partner in qualche ambito. Per esempio, voi siete bravissime a gestire le finanze, mentre lui è un cuoco eccellente. Quello che deve far suonare il campanello d'allarme, è l'incapacità di uno dei due di fare spazio all’altro nel prendere le decisioni. Ad esempio, non dovete pretendere di organizzare le vacanze dalla A alla Z, senza chiedere all'altro il suo parere: in fondo, sono anche le sue ferie, e anche lui ha il diritto di esprimersi. Viceversa, volete ristrutturare casa ed è stato lui a prendere in mano la situazione? Non lasciate che abbia sempre l'ultima parola, e non abbiate paura di esprimere le vostre idee. Fate attenzione ai segnali che indicano che il vostro rapporto sta prendendo una brutta piega, per poter intervenire per tempo.

Come ritrovare l'equilibrio? 

Niente panico. Non è perché la vostra relazione si è sbilanciata che tutto è da buttare via. A patto che la sottomissione non sia sempre stata il fondamento del vostro rapporto, di essere consapevoli della situazione e di cercare di accettare il cambiamento. Non è facile, ma è fondamentale. Oltre al dialogo, anche consultare un terapeuta di coppia può essere utile. 
Attenzione: quando la sottomissione è così forte da trasformarsi in violenza, fisica e/o psicologica, la persona sottomessa deve chiedere aiuto indipendentemente dal partner, per trovare la forza di uscire da una relazione malsana e spesso pericolosa. Contro le violenze domestiche, il Ministero delle Pari Opportunità ha attivato il numero verde 1522

Quando lasciarsi?

Quando il partner diventa violento, umiliante, può essere troppo tardi per recuperare il rapporto. Anzi, continuare la relazione è potenzialmente pericoloso. Non è mai facile lasciare, ed è ancora più difficile quando si ha paura di essere abbandonati, come è spesso il caso tra dominatore e dominato. Questo è il motivo per cui un aiuto esterno (per esempio uno psicologo) è essenziale per trovare il coraggio di mettere fine a una relazione. La terapia può anche aiutare a capire come ci si è trasformati in vittime per ricostruirsi e vivere una relazione più equilibrata. 

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