Iperinsulinemia: sintomi, dieta, cause e cura

L’iperinsulinemia indica un innalzamento del tasso d’insulina che può essere dovuto a diversi fattori.

Sintomi

L’iperinsulinemia è un aumento dell’ormone secreto dal pancreas che interviene nell’utilizzo del glucosio da parte delle cellule (l’insulina) rilevato negli esami ematochimici. Questo aumento non è sempre patologico.
Generalmente è presente in individui affetti da diabete di tipo II (insulinodipendente) o che hanno sviluppato resistenza all’insulina. Di norma l’iperinsulinemia è asintomatica, ma se particolarmente elevata può causare tutti i sintomi dell’ipoglicemia: tremori, sudorazione, letargia e coma.

Cause

Per fattori congeniti o acquisiti le cellule possono sviluppare resistenza all’insulina, in queste condizioni il pancreas aumenta la secrezione di insulina e si sviluppa iperinsulinemia, per mantenere nei limiti il tasso di glucosio. Quando questo meccanismo non è più efficace si sviluppa iperglicemia e diabete, quindi l’iperinsulinemia precede nel tempo la comparsa del diabete di tipo II. Raramente questo disturbo è causato da un Insulinoma (tumore delle cellule produttrici di insulina, situate nelle isole di Langherans del pancreas).

Terapia

La terapia è ovviamente determinata dalle cause. Se l’iperinsulinemia si manifesta con ipoglicemia si cura con l’assunzione di zuccheri per via orale o, nei casi più gravi, con iniezione intramuscolo di glucagone o endovena di glucosio. L’insulinoma si tratta chirurgicamente.

Dieta per iperinsulinemia

Quando l’iperinsulinemia si accompagna ad insulinoresistenza si applicano misure dietetiche e regolare esercizio fisico. L’ideale sarebbe consumare pasti frequenti e brevi a base di alimenti a basso indice glicemico (spezie, crostacei e determinati tipi di verdure). La colazione è il solo pasto della giornata in cui si posso assumere degli alimenti con un indice glicemico più alto e si consiglia quindi l’assunzione di una tazza di latte parzialmente scremato con due fette biscottate, marmellata e un frutto. La dieta va eventualmente affiancata dall’assunzione di integratori (fibre e pectine) che riducono l’assorbimento del glucosio e dev’essere prescritta da un medico specialista.

FOTO:© Emilija Manevska

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