Morbo di Still: sintomi, diagnosi e cura
Il morbo di Still è una malattia giovanile rara che può colpire anche in età adulta. Essa tratta una forma generalizzata di poliartrite cronica giovanile, un’infiammazione di origine sconosciuta.
Definizione
Il morbo di Still definisce una patologia infiammatoria frequente in soggetti al di sotto di 5 anni di età, generalmente di sesso femminile. Questa patologia si evolve in fasi diverse nel corso di alcune settimane o mesi, ai quali si intervallano periodi asintomatici, in cui la malattia non si manifesta. La prognosi non prevede il decesso del paziente che ne è affetto, anche se le condizioni più gravi della malattia possono influenzare negativamente la quotidianità dei pazienti, i quali dovranno avere una vita poco stressante a livello fisico; fare attenzione all’assunzione dei farmaci previsti dal trattamento e controlli periodici.
Sintomi
I sintomi principali della poliartrite cronica giovanile si presentano sotto forma di dolori e infiammazioni che colpiscono le articolazioni, solitamente le ginocchia o le estremità degli arti (mani e piedi) che aumentano di volume. A questi sintomi sono associati febbre alta, rush cutanei, adenopatie, ingrossamento delle ghiandole e aumento del volume della milza, che diventa palpabile al tatto; complicazioni a lungo termine che vedono interessare diverse strutture quali pericardio, sviluppo del cuore e della pleura; sviluppo dei polmoni o del peritoneo; sviluppo degli organi addominali.
Diagnosi
I sintomi clinici e l’età del soggetto consentono di formulare una prima diagnosi, confermata a sua volta da esami complementari. Analisi del sangue mettono in evidenza la sindrome infiammatoria e l’aumento dei marcatori della velocità di sedimentazione e del tasso dei globuli bianchi neutrofili che risulta aumentato, come anche il tasso di ferritinemia nel sangue, segnale evocatore della malattia, che permette al medico di completare la diagnosi del morbo di Still.
Cura
Non esistono trattamenti predefiniti per combattere il morbo di Still. Il trattamento, al giorno d’oggi, si basa in prevalenza sulla somministrazione di antinfiammatori, come aspirina, corticoidi e altri farmaci immunosoppressori utilizzati per i casi di poliartrite reumatoide, quali quelli a base di metotrexato, inibitori del TNF, ciclosporine, sulfasalazina, anakinra, somministrati per via orale o per endovena.