Capogiri: 10 cause da non sottovalutare
Un capogiro è una fugace sensazione di stordimento, normalmente di brevissima durata, per la maggior parte dei casi priva di significato patologico.
Durante il capogiro, il soggetto percepisce l’ambiente circostante come se si muovesse o ruotasse intorno a lui. Le statistiche ci dicono che più del 20% dei soggetti adulti presentano almeno un episodio di capogiro o vertigine nel corso di un anno. Alcune cause responsabili della loro insorgenza, però, potrebbero essere anche da prendere con maggiore attenzione.
Purtroppo, però, molto spesso per i medici è difficile effettuare una diagnosi perché il soggetto in questione descrive la sensazione provata con termini imprecisi, diversi da persona a persona, e per di più accompagnati da uno stato ansioso che toglie ulteriore lucidità alla persona e quindi chiarezza nella descrizione dei sintomi, per cui la diagnosi può risultare estremamente difficoltosa.
Capogiro da posizione
Il capogiro da posizione si osserva a seguito di variazioni della posizione del capo, come quando ci si solleva bruscamente dalla posizione supina o si ruota il capo all’indietro di colpo per guardare verso l’alto. Questo fastidio è considerato fisiologico e quindi non richiede, ovviamente, alcun trattamento.
Capogiro da labirintite
Il capogiro o vertigine da labirintite è un processo infiammatorio del labirinto, cioè di quella struttura localizzata all’interno dell’orecchio, la cui funzione è quella di mantenere in equilibrio il soggetto durante gli spostamenti del capo in tutte le direzioni. Frequentemente si accompagna a nausea e vomito e può durare a lungo, talora più di un mese, procurando un notevole disagio al paziente costretto all’assoluta immobilità, anche per la scarsa efficacia dei farmaci utilizzati. La diagnosi si basa su test specifici piuttosto complessi ad opera del medico specialista.
Malattia di Menière
Si tratta anche questa di un’affezione dell’orecchio interno, in cui capogiri e vertigini sono accompagnati anche da altri sintomi, quali la sordità ed il ronzio, localizzati talvolta in un singolo orecchio, talvolta bilateralmente. Spesso anche nausea e vomito sono presenti nelle fasi acute della malattia. In genere si risolve spontaneamente in un lasso di tempo assai variabile da caso a caso.
Quando è legato al sistema nervoso
Capogiri e vertigini possono essere dovuti ad un'affezione del sistema nervoso centrale. Tra queste forme la più comune è l’infiammazione del nervo vestibolare (nevrite vestibolare) che trasmette al cervello le informazioni che partono dal labirinto. Sempre di origine virale, può durare fino a 2 mesi, per poi risolversi spontaneamente. Sempre di origine centrale sono le forme di natura infiammatoria, degenerativa, neoplastica o vascolare che possono colpire il cervello, all’interno del quale avvengono tutti i processi di integrazione ed elaborazione dei dati provenienti dagli organi di senso, tra cui l’orecchio. Anche queste forme sono accompagnate da nausea e vomito e la loro durata varia a seconda della patologia responsabile.
Per ridotto afflusso di sangue al cervello
Appartengono a questa categoria tutte quelle affezioni che comportano un ridotto afflusso di sangue al cervello. Se tale condizione fosse di una certa durata e gravità, al capogiro farebbe seguito inevitabilmente una sincope con svenimento e perdita di coscienza.
Tra le forme più comuni possiamo citare gran parte delle patologie cardiache che comportino una diminuzione dell’efficienza miocardica, quali fibrillazione atriale (un disturbo grave del ritmo cardiaco), abbassamento della pressione del sangue, attacco ischemico transitorio (riduzione del flusso ematico cerebrale di breve durata), ictus, patologia delle valvole cardiache con rallentamento del flusso ematico stesso ed altre ancora.
Capogiro legato al diabete
Si osserva abbastanza frequentemente nei pazienti diabetici, i quali, a seguito della somministrazione di insulina, possono presentare un brusco abbassamento della concentrazione di zucchero nel sangue e poiché il cervello è in grado di utilizzare unicamente il glucosio come fonte energetica, una riduzione della concentrazione di quest’ultimo comporterà una sofferenza cerebrale diffusa, in cui, oltre ai capogiri, compariranno sudorazione profusa, offuscamento della vista, disorientamento e talora, nei casi più gravi, persino il coma. Superfluo aggiungere che qualche cucchiaino di zucchero, se il paziente è in grado di deglutire, risolveranno rapidamente la situazione.
Di origine emicranica
L’emicrania, una forma di cefalea che, come dice la parola, interessa metà della scatola cranica e colpisce più frequentemente soggetti di giovane età, è frequentemente caratterizzata dalla presenza di capogiri e di una sindrome vertiginosa. Sono state messe in atto numerose terapie, ma, fino ad oggi, senza risultati brillanti, anche per l’intensità del dolore. Caratteristico il fatto che durante la fase acuta il paziente lamenta fotofobia, non sopporta, cioè, la luce.
Capogiri da colpo di calore
Molto simile alla forma precedente per quanto concerne alle conseguenze, il capogiro legato a un colpo di calore se ne differenzia in quanto è l’incremento della temperatura corporea a procurare un’alterazione degli equilibri metabolici dell’organismo con conseguente comparsa di disturbi dell’equilibrio.
Capogiro da farmaci
Si osserva, seppure non molto frequentemente, a seguito della somministrazione di svariate classi di farmaci, spesso attraverso fenomeni di allergia, ma non solo. Non sempre è possibile risalire alla causa precisa, anche se i meccanismi in gioco potrebbero essere diversi.