Ischemia: sintomi, cause e cure
L'ischemia può essere miocardica, cerebrale, parte dalla circolazione e può colpire al cuore o a qualsiasi organo. Il nostro esperto ci spiega di cosa si tratta.
Ischemia, un blocco della circolazione che può causare serie conseguenze ai tessuti. Di cosa si tratta, come si crea questa situazione e come si può prevenire? Ce lo spiega il dottor Savino Pasquadibisceglie, medico di chirurgia vascolare dell'Ospedale San Gerardo di Monza.
Che cos'è l'ischemia?
Il termine ischemia si riferisce ad una condizione di insufficiente apporto ematico a livello di un organo o di un tessuto con conseguente sofferenza dello stesso e infine necrosi. Ogni organo del nostro corpo può esserne soggetto, alcuni piú frequentemente di altri: i più colpiti sono il cuore (ischemia miocardica), il cervello (ischemia cerebrale) e gli arti inferiori.
Ischemia cerebrale
L'ischemia cerebrale è una condizione per la quale il cervello non riceve abbastanza sangue, stato che porta ad una carenza di ossigeno, in grado di determinare la morte del tessuto cerebrale e, come conseguenza, l'ictus ischemico.
Ischemia cardiaca
Ischemia intestinale
Cause
L’ischemia è causata da un “blocco” della circolazione destinata ad uno specifico organo o tessuto. Questa condizione può essere causata da un trombo, un coagulo di sangue che ostruisce improvisamente un’arteria come conseguenza dell’aterosclerosi o processi meno frequenti, o da un embolo, cioè un coagulo o frammento di altro materiale che “naviga” nella circolazione e va ad incunearsi là dove il diametro del vaso è più piccolo dell’embolo stesso.
Sintomi ischemia
La sintomatología è specifica per ogni organo colpito. Sono noti tipicamente i sintomi legati all’infarto e all’ictus (l'ischemia cerebrale purtroppo molto spesso non presenta sintomi premonitori), grazie alle campagne di screening e di informazione. Meno noti sono i sintomi associati all’ischemia di un arto, tipicamente improvviso dolore, sensazione di freddo e riduzione della sensibilità e del movimento a livello dell’estremità colpita.
Fattori di rischio
I fattori di rischio sono principalmente quelli legati all’insorgenza dell’arteriosclerosi, quali l’ipertensione arteriosa, il colesterolo e i trigliceridi elevati, il sovrappeso, il diabete, la scarsa attività fisica, l’insifficienza renale. Inoltre, le embolie cerebrali e agli arti inferiori sono spesso dovute ad emboli di provenienza cardiaca che spesso si formano quando il cuore presenta delle anomalie del ritmo, come la fibrillazione atriale.
Cure
Le forme acute devono essere trattate il prima possibile (“il tempo è cuore”, “il tempo è cervello” si dice) con metodiche chirurgiche, endovascolari o terapie mediche. Purtroppo, una volta avvenuto l’evento, anche il trattamento ottimale non ha garanzia di alcun risultato.
Prevenzione
In questo tipo di patologie la prevenzione è realmente la miglior cura: è fondamentale tenere sotto controllo i fattori di rischio della malattia aterosclerotica, fare esercizio físico, curare la propia alimentazione e, soprattutto da una certa età in poi, effettuare periodicamente esami del sangue, elettrocardiogramma e visita cardiologica, se indicato dal proprio medico di medicina generale.
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